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Coronavirus, infettivologo: "Mi aspettavo una ripartenza"

27 aprile 2020 | 11.13
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Secondo Matteo Bassetti, il "Governo ha osato poco rispetto ai numeri in calo, si è voluta mantenere la cautela"

(Fotogramma)
(Fotogramma)

"Il Governo ha osato poco rispetto ai numeri in riduzione. Mi aspettavo una ripartenza, si è voluta mantenere invece una cautela". Lo afferma all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive al Policlinico San Martino di Genova e componente della task force della Regione Liguria commentando le misure annunciate ieri sera dal premier Conte sulla fase II.

"Occorre però guardare cosa fanno gli altri, io sono a Genova a pochi chilometri dalla Francia, a Nizza tra 15 giorni ripartono - rimarca Bassetti - Non si possono chiudere gli occhi rispetto a quello che fanno gli altri Paesi. Forse Conte ha voluto permettere anche una certa indipendenza alle Regioni, e questo non è del tutto sbagliato, perché ci sono Regioni che stanno decisamente meglio rispetto ad altre che invece hanno numeri ancora non troppo buoni", conclude Bassetti.

Commentando le misure per la fase 2 dell'emergenza coronavirus annunciate ieri dal premier Conte, che non prevedono il via libera alle cerimonie religiose, Bassetti ha spiegato che il "Governo ha sbagliato sulle cerimonie religiose, è stato troppo rigoroso. Io non sono d'accordo con gli esperti del Comitato tecnico scientifico, le chiese si potevano riaprire con l'obbligo delle mascherine". "Io da cattolico non sono per niente contento", aggiunge l'infettivologo, che sottolinea come "ci sono chiese enormi dove è possibile fare il distanziamento. Il rischio di essere contagiati durante una funzione è lo stesso se si va al supermercato".

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