cerca CERCA
Venerdì 26 Aprile 2024
Aggiornato: 02:01
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Oms

Coronavirus, le parole da non usare

04 marzo 2020 | 06.51
LETTURA: 2 minuti

(Afp)
(Afp)

Le parole contano. Lo ribadisce una volta di più l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) che, in collaborazione con Ifrc (International Federation of Red Cross e Red Crescent Societies) e Unesco, ha redatto una vera e propria guida, rivolta alle istituzioni governative, ai media e alle organizzazioni che lavorano nel campo della nuova malattia da coronavirus, per prevenire e affrontare lo stigma sociale. A sottolinearlo è L'Istituto superiore di sanità, che diffonde i consigli.

Lo stigma è frutto di un’imprudente e scorretta associazione tra la malattia e particolari luoghi o etnie, e passa attraverso espressioni quali 'virus cinese' o 'virus di Wuhan' o 'virus asiatico'. Ma anche parlare di 'casi sospetti' o 'sospetti Covid-19' come pure di persone che 'trasmettono Covid-19', che 'infettano gli altri', può alimentare lo stigma e al tempo stesso una maggiore riluttanza a farsi curare o a sottoporsi a screening, test e quarantena.

Anche enfatizzare gli sforzi per trovare un vaccino e un trattamento, si legge nella guida, può aumentare la paura e dare l’impressione che non siamo in grado di arrestare le infezioni. Infine, lo stigma può essere favorito da una conoscenza insufficiente relativamente a come il nuovo coronavirus viene trasmesso e trattato, e a come si può prevenire l’infezione.

Di conseguenza, occorre diffondere, con linguaggio semplice e privo di termini clinici, informazioni accurate e specifiche in relazione a: le aree interessate, la vulnerabilità individuale e di gruppo a Covid-19, le opzioni di trattamento, cosa fare per avere assistenza sanitaria e informazioni sulla malattia.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza