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Coronavirus, Ue chiede uscita 'coordinata e graduale' da lockdown

14 aprile 2020 | 20.19
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È quanto si legge in una bozza del documento, tuttora suscettibile di cambiamenti, preparato in vista della conferenza stampa di Ursula von der Leyen prevista per domani

(Afp)
(Afp)

La Commissione Europea si appresta a chiedere domani ai Paesi membri dell'Ue di notificare preventivamente e "a tempo debito" la Commissione stessa, oltre che gli altri Paesi, su qualsiasi allentamento delle misure di chiusura adottate per contrastare la pandemia di Covid-19. L'uscita dalla chiusura dovrebbe essere "graduale" e il più possibile "coordinata" tra gli Stati membri. Secondo quanto si legge in una bozza del documento pubblicata da Euractiv, tuttora suscettibile di cambiamenti in attesa della conferenza stampa di Ursula von der Leyen domani, una "mancanza di coordinamento" tra i Paesi membri sull'uscita dal lockdown potrebbe avere "effetti negativi" per tutti i Paesi e provocare "frizioni politiche".

Per quanto riguarda le restrizioni di viaggio, la Commissione consiglia di rimuoverle "una volta che la situazione epidemiologica con i Paesi confinanti converga in misura sufficiente" e che le misure di distanziamento sociale siano applicate "largamente e in modo responsabile". La riapertura delle frontiere esterne dovrebbe far parte della seconda fase della riapertura, tenendo conto della diffusione del coronavirus Sars-Cov-2 all'estero.

Lo sforzo della Commissione è quello di coordinare le misure in questo campo, che restano competenza nazionale, tanto che l'esecutivo Ue ha dovuto rimandare l'approvazione delle linee guida a causa delle proteste di alcune capitali per non essere state preventivamente consultate. Il suggerimento della Commissione è che, prima di allentare le misure, gli Stati dovrebbero vedere un calo significativo della diffusione della malattia, rafforzare i reparti di terapia intensiva ed avere capacità di effettuare tamponi e test per gli anticorpi su vasta scala. Prima che venga trovato un vaccino, qualsiasi rilassamento delle misure, ricorda la Commissione secondo il documento, porterà ad un aumento delle infezioni, un aspetto che dovrà essere costantemente monitorato.

L'esecutivo Ue dovrebbe incaricare l'Ecdc di stilare un piano su un approccio comune per eventuali chiusure future, "tenendo conto delle lezioni apprese finora", continua Euractiv. La 'exit strategy' dell'Ue dovrebbe anche raccomandare l'uso di app atte a tracciare le catene di contagio, facendo uso di dati anonimizzati, app che dovrebbero essere disattivate una volta passata la crisi. Nella comunicazione, secondo la bozza, la Commissione dovrebbe anche raccomandare gradualità nella rimozione delle misure di confinamento, raccomandando almeno "un mese" di distanza tra un passo e l'altro. Le persone più vulnerabili, in particolare gli anziani, dovrebbero venire protette più a lungo. Secondo la bozza, il successo di una "rimozione coordinata" delle misure di chiusura a livello Ue determinerà anche "i tempi e l'impatto" del piano europeo di ripresa.

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