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Covid Italia, Sileri: "Si vaccinerà anche a Pasqua"

26 marzo 2021 | 09.50
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"I numeri cresceranno ulteriormente e arriveremo a 9 milioni di persone che hanno ricevuto almeno una dose"

(Fotogramma)
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"Il nostro fabbisogno" di vaccini anti-Covid "sarà progressivamente sempre più coperto. Abbiamo circa 10 milioni di dosi che sono state distribuite e per Pasqua i numeri cresceranno ulteriormente e arriveremo a 9 milioni di persone che hanno ricevuto almeno una dose. Anche il giorno di Pasqua le persone si vaccineranno. Significa 9 mln di persone che fra un mese, se incontreranno il virus, non prenderanno la forma grave della malattia e non moriranno". Lo ha sottolineato il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri oggi ad 'Agorà' su Rai3.

"La campagna vaccinale - ha spiegato - sta andando avanti. Ora arriverà anche il vaccino J&J che inizierà a essere utilizzato fra la seconda e la terza decade di aprile. E' monodose e quindi il numero di dosi che arriveranno equivarrà a una dose un paziente" immunizzato.

"I punti vaccinali stanno crescendo - ha detto il sottosegretario alla Salute - comprese quelle strutture di vaccinazione territoriale straordinaria. C'è un piano molto ampio che consentirà davvero di arrivare a quel mezzo milione di dosi somministrate al giorno, ma è chiaro che devono arrivare le dosi. Senza queste, posso anche approntare posti di vaccinazione ma se non arrivano in numero importante è chiaro che le vaccinazioni non vanno avanti come vorremmo".

Sileri ha invocato anche il senso di responsabilità individuale nel rispettare il proprio turno. "Ognuno di noi dovrebbe avere senso civico, che ormai è un po' smarrito. Gli amministratori" che devono organizzare a livello locale le vaccinazioni "vengono aiutati se il governo centrale li supporta con azioni e consigli. Avere liste scritte a mano per prendere il fuorilista che deve fare il vaccino non è una cosa normale, non va bene". Anche se va tenuto conto del fatto che "seguire un protocollo anche semplice di gestione non è così facile e immediato".

Per le vaccinazioni servono "infermieri, medici e amministrativi". E poi "si tratta a livello locale di coordinare medici, odontoiatri, farmacisti affinché possano aiutare nella vaccinazione. C'è un piano anche per punti vaccinali straordinari locali, mobili o meno, di grandi o piccole dimensioni, che possono essere di ausilio ulteriore". Le adesioni non mancano, ha detto Sileri. Anche i medici di base "stanno aderendo".

Serve comunque "una strategia di lunga gittata perché i vaccini probabilmente dovranno ripetersi. Quindi bisogna pensare non solo al 2021 ma anche al 2022. Una parte di queste strutture dovrà essere resa permanente, come anche i Covid Hospital". E per Sileri bisogna investire anche nel recuperare le prestazioni perse per altre malattie. Do un solo dato: 10% di diagnosi di cancro ai polmoni in meno è un dramma per una patologia come questa che va molto veloce. Lo ripeto da tanto: diamo un indirizzo chiaro e troviamo finanziamenti per recuperare queste liste".

Quanto alle riaperture "sicuramente sono all'ordine del giorno - ha assicurato - Quelle delle scuole in primis e poi anche le altre. Non è una situazione come lo scorso anno, come a novembre scorso, perché oggi abbiamo il vaccino". Ma c'è un piano scuola per riaprire dopo Pasqua? Si prevedono anche i tamponi salivari? "Si prevede tutto ciò che è stato fatto prima e molte cose devono essere potenziate", ha detto il sottosegretario alla Salute.

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