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Covid Veneto, Zaia: "Curva ha raggiunto apice"

30 novembre 2020 | 13.53
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(Fotogramma)
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"Abbiamo raggiunto, dal punto di vista ospedaliero, una fase della curva che consideriamo apicale, siamo arrivati al pianoro in una fase dove non si continua a crescere nei ricoveri e non si cala. Ma questo non può fare tendenza, visto e considerato che il Covid riesce a prenderci spesso in contropiede, è quindi fondamentale che ci sia la collaborazione da parte di tutti". Lo ha sottolineato il governatore del Veneto, Luca Zaia, nel corso del punto stampa sull'emergenza Coronavirus. 

"Quando ci preoccupiamo degli assembramenti non lo facciamo solo perché possono essere oggetto di contagio - ha spiegato - ma anche perché se da un lato la cura nella maggioranza dei casi ha esito positivo, è vero anche che un letto occupato mette in discussione i servizi per altri pazienti".

"Se non investiamo nell'evitare gli assembramenti, rischiamo di avere l'Rt che si alza e poi ci sarà un passaggio di colore, da giallo ad arancione. Questa settimana - ha sottolineato Zaia - l'Rt ci dà il verdetto, perché è l'indice più importante dei 21 parametri previsti per la definizione della fascia di rischio. L'ordinanza - ha spiegato - ha la sua efficacia fino al 3 dicembre e vedremo che cosa ne uscirà dal Dpcm. L'Rt è all'1.20. Sarebbe stato virtuoso due settimane fa, oggi è tra i più alti a livello nazionale. Se ci mettiamo poco impegno, si alza. Se non mettiamo mano al distanziamento sociale, il virus lo veicoliamo allegramente", ha ammonito.

"Abbiamo un terzo dei positivi di marzo, meno incidenza di positivi e una mortalità più bassa, +1% rispetto al 2019, a marzo eravamo al +30% di mortalità sullo stesso mese del 2019, ma - ha rimarcato il governatore - abbiamo gli ospedali con 600 persone in più ricoverate rispetto allo scorso marzo. Il tema del distanziamento sociale diventa strategico. Il vero tema è l'occupazione di posti letto Covid nell'area non critica rispetto a marzo, perché il virus circola molto di più, rispetto ad allora", ha spiegato.

Quindi, ha annunciato Zaia, "avremo un incontro con il governo oggi pomeriggio alle 17 è un altro domani mattina. Cercheremo di capire quali saranno le proposte del governo. Sembra che gli unici che siano informati siano alcuni quotidiani nazionali. Noi come gli altri colleghi cercheremo di andare con uno spirito collaborativo. Questo Dpcm è un elemento centrale in questa battaglia. Sarà un Dpcm che dovrà affrontare Covid, influenza e la più grande campagna vaccinale", ha ricordato il presidente della Regione Veneto. "Vorrei capire quali dovranno essere i principi fondanti del nuovo Dpcm. Se l'assembramento è un problema, non puoi chiudere cinema, teatri e piste da sci e lasciare le piazze piene per l’happy hour. Auspico che il governo fissi dei pilastri e a cascata ci saranno delle misure. Partire dal fatto 'tu sì, tu no' non mi sembra un buon metodo di lavoro. Io penso che venga prima di tutto la salute, non si dica che questa amministrazione fa i conti con la calcolatrice", ha chiarito.

Ma, "se pensiamo di gestire questa partita con Dpcm e ordinanze da qui ad aprile si arriverà con lo sfinimento - ha ammonito il governatore - ci sarà la reazione uguale e contraria, il ribellarsi alle restrizioni. Va rinsaldato un patto forte con i cittadini e lo si può fare con una campagna di coinvolgimento".

"A marzo - ha ricordato Zaia - eravamo tutti a cantare sui balconi, tutti noi avevamo paura di morire, sapevamo poco del virus, ora invece il virus rischia di essere un problema dell’ospedale o del tuo vicino di casa. Dobbiamo ripristinare i collegamenti con i cittadini, io non ho la sfera di cristallo o la bacchetta magica, ma si potrebbero anche fare delle campagne di coinvolgimento, serve un percorso da fare assieme", ha concluso.

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