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Scuola: avanti con esame ddl, sì a credito imposta e aggiornamento docenti

19 maggio 2015 | 14.20
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Anche Forza Italia dice sì allo school bonus, contrario Fassina, Sel e Movimento 5 stelle contestano sostegni a private. Stralciata la norma sul 5 per mille per verificare le coperture di bilancio. La soddisfazione del ministro Stefania Giannini. Il video del premier Renzi che illustra i 5 punti della riforma

Il ministro Stefania Giannini (Foto Infophoto) - INFOPHOTO
Il ministro Stefania Giannini (Foto Infophoto) - INFOPHOTO

Avanti con l'esame del ddl sulla riforma della scuola. In mattinata la Camera ha approvato, tra l'altro, l'articolo 12, che prevede la concessione dei 500 euro annui per i docenti ai fini della formazione e dell'aggiornamento; il 13, che stanzia i 200 milioni per valutare e premiare il merito degli stessi docenti; il 14, che limita la durata dei contratti a termine; il 15, che disciplina il distacco del personale presso altre amministrazioni pubbliche.

Via libera poi all'articolo 18, che prevede un credito di imposta per chi, impresa o singola persona fisica, decide di destinare contributi agli istituto scolastici, il cosiddetto school bonus. La norma, passata dopo un dibattito a tratti acceso, ha ottenuto il sì anche di Forza Italia, mentre Stefano Fassina, del Pd, ha votato contro. No anche da Sel e Movimento 5 stelle, che hanno contestato la possibilità che con questa norma sostanzialmente si sostengano le scuole private.

E' stato invece stralciato l'articolo 17 sul 5 per mille alle scuole, che probabilmente verrà recuperato con la legge di stabilità. "L'investimento su formazione e aggiornamento dei docenti diventa permanente -commenta il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini- 200 milioni all'anno per la valorizzazione dei docenti con attenzione a scuole in aree a maggiore rischio educativo, si fissa un limite ai contratti a termine, no a nuovo precariato e da ora si entra per concorso".

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