Le tensioni nei mercati finanziari delle economie emergenti si sono riacutizzate agli inizi del 2014, accrescendo i timori relativi ai rischi per le prospettive economiche di tali paesi e la ripresa mondiale nel suo insieme. E' quanto emerge da un riquadro pubblicato nel bollettino mensile della Bce nel quale si sottolinea tuttavia che ''le turbolenze recenti sono state meno intense e non così diffuse come nel 2013 e hanno riguardato solo un piccolo sottoinsieme di economie''.
Le implicazioni mondiali delle tensioni in corso, infatti, rileva l'istituto di Francoforte, ''saranno verosimilmente contenute, se le turbolenze non si intensificheranno e resteranno circoscritte a un numero ridotto di paesi''.
In un'ottica di più lungo periodo, queste turbolenze, sottolinea la Bce, rafforzeranno verosimilmente la più generale tendenza verso un indebolimento della crescita che è stata osservata nelle economie emergenti negli ultimi quattro anni e che riflette in parte il rallentamento strutturale di alcune delle economie emergenti principali. (segue)
