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Crisi governo, Renzi: "Populisti fanno ola e Italia paga il conto"

21 luglio 2022 | 11.04
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Il leader di Italia Viva: "È evidente che la scelta del M5S di aprire questa crisi ha trovato ieri un insperato alleato in Salvini"

(Foto Fotogramma)
(Foto Fotogramma)

"Io avrei preferito essere guidato da un presidente del Consiglio autorevole e credibile in Europa che invece è stato messo alla porta dai populisti. I populisti fanno la ola e l’Italia paga il conto". Lo dice il leader di Italia viva Matteo Renzi a RTL 102.5.

"Una giornata surreale. Ieri a Mosca hanno fatto la ola - attacca l'ex presidente del Consiglio - È evidente che la scelta del M5S, e il colpevole è Giuseppe Conte, di aprire questa crisi ha trovato ieri un insperato alleato in Matteo Salvini che ha colto la palla al balzo per portare il Paese a votare". Renzi critica in particolare il partito di Berlusconi. "Forza Italia - sostiene - ha scelto di stare con Salvini, si è in qualche modo consegnata a Salvini. La serietà che Mario Draghi rappresentava è stata messa in crisi dall’incompetenza e dal populismo del duo Conte-Salvini. Anche Berlusconi si è prestato. Dispiace, perché tanta gente che ha sempre votato Forza Italia oggi è sbigottita”.

Il leader di Italia viva parla anche dell'addio a Forza Italia della ministra per gli Affari regionali. “La Gelmini ha fatto tutta la sua carriera in Forza Italia, è stata una delle più fedeli di Berlusconi. Se tu vedi oggi una donna del genere che dopo venticinque anni sbatte la porta e se ne va, dà il senso di quello che è successo. A me questo dispiace e amareggia - aggiunge Renzi - perché ieri eravamo riusciti in un mezzo miracolo: attraverso le petizioni avevamo raccolto, attraverso le piazze, più di centomila firme. Avevamo convinto il presidente del Consiglio a ritornare sui suoi passi e a fare i suoi ultimi dieci mesi, poi ci sarebbero state le elezioni e chi avrebbe vinto avrebbe vinto. Draghi si era convinto, invece l’atteggiamento di populisti di destra e sinistra di ieri ha messo al centro la loro ambizione, il loro narcisismo, rispetto agli interessi del Paese. Il conto lo paga la povera gente”.

Guardando alle elezioni, Renzi parla delle prospettive di Italia viva. "È ancora presto per dirlo. Noi siamo quelli che hanno voluto Draghi, che lo hanno sostenuto fino alla fine e che saranno l’anima di un progetto più grande di Italia Viva che secondo me può fare un ottimo risultato nel nome dei princìpi di Mario Draghi di questi mesi. Ci saranno molte sorprese su questo”.

Infine i mercati e lo spread, che hanno reagito male. "È come se - spiega Renzi - una squadra fosse in campo con un po’ di difficoltà in difesa ma con il portiere più bravo di tutti. A un certo punto la squadra, senza motivo, manda via il portiere e gioca senza portiere: è chiaro che gli altri fanno goal. I mercati internazionali hanno sempre visto l’Italia come un potenziale problema a causa del debito pubblico alto. I nostri genitori e i nostri nonni politici si sono indebitati, hanno lasciato le casse dello Stato piene di debiti, quindi i mercati ti guardano con un occhio sospetto. Abbiamo tolto Draghi che, all’occhio dei mercati, era la garanzia suprema”.

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