In tema di riforma del Consiglio Superiore della Magistratura, Meritocrazia Italia invoca: l’introduzione di un sistema di elezione che premi il merito rispetto all’appartenenza, proponendo l’estrazione a sorte dei componenti del Csm, tra soggetti rientranti in una lista di selezione per meriti.
E ancora come afferma Gianluca Pizzuti, responsabile nazionale Dipartimento Giustizia di Meritocrazia Italia, in un video -
- l’attuazione della riforma della separazione delle carriere dei magistrati (giudicante e inquirente), con garanzie di autonomia e indipendenza per entrambe sin dalla fase concorsuale; l’obbligatorietà dell’astensione di magistrati e operatori della giustizia dalla partecipazione a trasmissioni televisive in fase di indagini e processo, al fine di non compromettere il corretto svolgimento della funzione giudiziaria e la spettacolarizzazione della Giustizia; il divieto dell’assunzione di incarichi politici da parte dei magistrati, al fine di scongiurare in radice anche il minimo sospetto di azioni giudiziarie volte al perseguimento di scopi personalistici o politici.