Tutti conoscono Michelangelo Antonioni come regista, autore di film quali 'L'Avventura' e 'Professione Reporter', ma non molti hanno avuto l'occasione di ammirare la sua produzione pittorica. Grazie all'esposizione allestita alla Galleria 28 di Piazza di Pietra a Roma da giovedì prossimo fino al 29 febbraio, i visitatori avranno la possibilità di ammirare il percorso pittorico dell'artista articolato in nove sezioni, dalle nebbie della pianura padana alla luce abbagliante dei deserti aridi e polverosi, che ricorrono nelle pellicole della maturità; le visioni della metropoli moderna, ispirate alle atmosfere della pittura metafisica, fino alle lucide premonizioni del disastro ecologico e della crisi finanziaria, sociale e ideologica che incombe sulla società dei consumi.
La bellezza 'notturna' di Lucia Bosè, protagonista di una videoinstallazione realizzata dall’artista francese Alain Fleischer, e la solarità di Monica Vitti, mentre l’indolenza dei personaggi maschili dei primi film italiani è opposta alla vitalità ribelle delle giovani generazioni della Swinging London o dell’America degli anni Settanta. L'allestimento è impreziosito da un’installazione ispirata alla scena della partita di tennis di 'Blow Up'.
Al centro dell'intera mostra emerge indelebile l'attenzione di Antonioni per il valore estetico e formale dell’immagine, come risalta negli acquerelli delle montagne incantate. Ne emerge un ritratto artistico a che permette di documentare la vita di uno dei più grandi cineasti del Novecento, gettando uno sguardo nuovo sul suo lavoro e offrendo una testimonianza viva della sua forza creativa e dell’intramontabile attualità della sua poetica e della sua opera.