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Dalle crinoline agli slip di Beckham, l'intimo si mette in mostra a Londra

11 aprile 2016 | 15.07
LETTURA: 4 minuti

Dettaglio dell'abito crinolina di Dolce&Gabbana per la spring summer 2013 esposto a Londra per la mostra 'Undressed: a brief history of underwear' (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Dettaglio dell'abito crinolina di Dolce&Gabbana per la spring summer 2013 esposto a Londra per la mostra 'Undressed: a brief history of underwear' (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

Sotto il vestito, la lingerie. O almeno un paio di slip di cotone e un reggiseno. Ma anche corsetti, boxer, crinoline, calze, sottovesti, pigiami, body, calzini e mutandoni a vita alta, tutti capi che per secoli hanno protetto, sostenuto e avvolto il corpo. Oggi oltre 200 capi di abbigliamento intimo da uomo e da donna finiscono in mostra al Victoria and Albert Museum di Londra che dal 16 aprile al 12 marzo 2017 celebra la biancheria intima con l'esposizione 'Undressed: a brief history of underwear'.

Dalle mutande di cotone indossate dalla madre della regina Vittoria, alle calze anni '60 di Mary Quant, fino ai leggings nude look con una foglia di fico a coprire le parti intime di Vivienne Westwood, la mostra esplorerà il rapporto tra biancheria intima e moda, analizzando in particolare il rapporto tra il corpo e le forme, i tessuti, i tagli e le decorazioni dell'underwear che sanciscono il confine tra femminile e maschile, senza dimenticare le questioni di genere.

Non più pudicamente nascosti, quindi, mutande e reggiseni escono dalla camera da letto per raccontare l'evoluzione di tre secoli di biancheria intima. La mostra permetterà ai visitatori di osservare ai raggi X gli effetti dei corsetti realizzati con le stecche di osso di balena utilizzati nel 1890 per restringere il punto vita, così come l'impatto drammatico che questo indumento produceva sul corpo, nonostante venisse raccomandato dai medici dell'epoca per migliorare la postura e prevenire problemi di salute. Strumento di dimagrimento utilizzato ancora oggi da celebrità come Kim Kardashian, la mostra esporrà anche il 'corsetto austerity', un bustino risalente alla prima guerra mondiale realizzato a base di carta. (Le 'Moday to Friday Cheekfrills pants' esposte al Victoria and Albert Museum di Londra)

Non mancano i primi reggiseni della storia, tra cui un modello in pizzo e raso risalente al 1910, ma anche guaine e mutande modellanti che saranno esposte assieme a fotografie d'epoca e suggestive pubblicità della corsetteria, da quella in lattice prodotta negli anni '30 da Chamaux, fino alle guaine della Playtex e le recenti mutande 'snellenti' Spanx, 'salvagente' di molte celebs sul red carpet. Oltre alle calze ricamate della regina Alexandra, la moglie di Edoardo VII, e i primi collant di nylon di Elsa Schiaparelli nel 1953, Londra esporrà anche gli slip bianchi portati da David Beckham nella famosa campagna pubblicitaria scattata per H&M nel 2012 e le cheekfrills, 7 mutandine di colore colorate per ogni giorno della settimana.

Il percorso della mostra, sponsorizzata da Revlon e Agent Provocateur, include infine capi di alta moda e pret-a-porter, come gli slip con l'elastico di Calvin Kleinindossati da schiere di adolescenti sotto i jeans calati, e l'abito di mussola ricamato disegnato da John Galliano per Givenchy haute couture nel 1996, e ancora, il cocktail dress cocktail di Jean Paul Gaultier del 1989. In esposizione anche alcuni capi italiani la scenografica crinolina di vimini creata per la spring-summer 2013 da Dolce&Gabbana o l'abito trompe l'oeil di Antonio Berardi del 2009 indossato sul red carpet da Gwyneth Paltrow.

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