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"Dall'Oglio potrebbe essere liberato a breve"

04 marzo 2019 | 13.36
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Per il giornale libanese 'al-Akhbar', "i negoziati per la liberazione del gesuita si sono intensificati negli ultimi tre giorni e sarebbe già stato concluso un ampio accordo"

(FOTOGRAMMA)
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Per la sorte di Padre Paolo Dall'Oglio si potrebbe presto arrivare a un ''lieto fine''. Lo sostiene il giornale libanese 'al-Akhbar', secondo il quale ''i negoziati per la liberazione del gesuita si sono intensificati negli ultimi tre giorni e sarebbe già stato concluso un ampio accordo, ma alcune complicazioni hanno ritardato la sua attuazione''.

Secondo le previsioni più ottimistiche, il rilascio potrebbe avvenire ''tra oggi e domani''. Le fonti, che hanno chiesto ad al-Akhbar di rimanere anonime, hanno evitato di fornire ulteriori dettagli per evitare di vanificare degli sforzi per la liberazione del gesuita. Altre fonti hanno spiegato che, tra le richieste per il rilascio, ci sarebbe quella di favorire il lasciapassare di tre esponenti di spicco del sedicente Stato Islamico (Is). Il rilascio di Dall'Oglio, precisano, dovrebbe avvenire quando i tre jihadisti giungeranno a destinazione. Tra le complicazioni indicate dalle fonti per il rilascio del gesuita ci sarebbe l'intenzione di mostrare il rilascio di Dall'Oglio come una ''liberazione'', senza quindi fare riferimento ad alcun accordo.

BAGHUZ - Padre Dall'Oglio sarebbe tenuto in ostaggio dallo Stato islamico a Baghuz, ultima roccaforte jihadista nella Siria orientale e l'Is avrebbe posto condizioni per il suo rilascio, scrive ancora il giornale libanese citando fonti delle Forze democratiche siriane (Fds), secondo cui alcune di queste condizioni sono state giudicate ''impossibili'', senza indicarne i motivi. Dall'Oglio è stato rapito a Raqqa, nel nord della Siria, il 29 luglio del 2013.

FORZE CURDE - Una fonte tribale, citata dal giornale, sostiene che padre Dall'Oglio si troverebbe già in mano ai curdi delle Forze democratiche siriane ma questi starebbero cercando di ottenere un grande ritorno economico per la sua liberazione. Contattata due giorni fa, la fonte aveva riferito ad 'al-Akhbar' che era disposta a portare delle prove della sua tesi.

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