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De Micheli: "Presto le valutazioni complessive su riapertura"

22 aprile 2020 | 10.00
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La ministra delle Infrastrutture: "Mancano poche ore alla decisione collegiale e complessiva. La riapertura sarà uniforme su scala nazionale"

Foto Fotogramma - FOTOGRAMMA
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"Oggi iniziamo a fare le valutazioni complessive, mancano poche ore alla decisione collegiale e complessiva sulla base delle questioni sanitarie e sulla base delle modalità con le quali teniamo insieme la voglia di lavorare degli italiani e l'esigenza di essere protetti. Poche ore e sarà chiaro il profilo di riapertura di alcune attività". Lo afferma Paola De Micheli, ministra delle infrastrutture e trasporti, ospite della trasmissione 'Circo Massimo' su Radio Capital.

"Oggi cominciamo ad approfondire i risultati di studi e analisi per conciliare protezione e voglia di tornare a lavorare, in questo modo avremo modalità e date", aggiunge De Micheli, sottolineando che "la riapertura sarà uniforme su scala nazionale. Le regole saranno uguali per tutta Italia. Ma se rileviamo che in aree di una regione aumentano i contagi, la reazione dovrà essere territoriale".

"Non è immaginabile che possa aumentare il numero di bus e metropolitane improvvisamente, sono strumenti che vanno ordinati e costruiti, ma aumenteranno le frequenze. Per evitare gli orari di punta, però, vanno modificati gli orari di lavoro", evidenzia la ministra. Quanto alle misure di sicurezza che verranno prese sui mezzi di trasporto, De Micheli, spiega che "nei luoghi di attesa ci sarà ovviamente l'obbligo di distanziamento ma chiederemo alle imprese di aiutare le persone a non salire su quei mezzi se hanno già capienza piena. Ci sarà quindi un'attività di programmazione che prima sarà fatta in manuale e che dopo con alcune sperimentazioni speriamo si possa fare a livello informatico. E' ovvio che la prima settimana sarà più faticosa con situazioni che funzionano e altre no".

Per le imprese di costruzioni "abbiamo in vista molte semplificazioni sulle procedure degli appalti, anche se sempre più emerge che il tempo si perde nella fase precedente alla gara di appalto". Quanto alla sospensione del codice degli appalti "ho la contrarietà, che condivido, dei sindacati e costruttori. Senza regole non è possibile fare buone opere. Poi l'eccesso di regole determina un'impossibilità di fare le opere. Qui mezzo quindi c'è un campo in cui possiamo giocare una partita importante".

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