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Destiny 2: La regina dei sussurri, la recensione

16 marzo 2022 | 15.39
LETTURA: 3 minuti

Bungie esagera con un'espansione ricca di novità

Destiny 2: La regina dei sussurri, la recensione

Il nuovo arco narrativo di Destiny 2 si apre con un crescendo narrativo che fa immediatamente capire un fatto incontrovertibile: La regina dei sussurri è la migliore espansione in cinque anni dall'uscita del gioco, nonché un tassello fondamentale della mastodontica storia dell'universo di Destiny, una vera e propria lettera d'amore per tutti i fedelissimi dell'epopea Bungie. Questo nuovo capitolo inizia nel Tronomondo di Savathûn, sorella di Oryx che altri non è de non il re dei Corrotti del primissimo Destiny: l'incipit del gioco è in un mondo alieno diversissimo dalle ambientazioni alle quali siamo abituati nel gioco, e dipana tutta una serie di misteri che vedremo svelati nel prossimo capitolo, Lightfall. Ci accompagna così un crescendo di colpi di scena (circa 12 ore per finire la campagna principale) alla conclusione dell'epopea, lo scontro finale tra luce e oscurità. Finita la campagna principale si passa alla modalità Incursione, resa disponibile da Bungie lo scorso 5 marzo, ed è qui che si rimane ancora più stuzzicati da ciò che verrà e che viene sapientemente anticipato. Le missioni in co-op si rivelano infatti il fiore all'occhiello della saga di Bungie, mai come in questo caso.

La missione principale è ricca di quest secondarie durante le quali esplorare l'introduzione del crafting delle armi, accessibile quando si verrà introdotti a una particolare struttura. I parametri possono essere personalizzati, e le armi forgiate acquisiranno punti man mano che verranno utilizzate. Serviranno punti esperienza e materiali per continuare a migliorarle: si tratta di un elemento di strategia in più che aumenta di non poco la complessità del gioco, ora affrontabile in modalità super difficile sin dalla prima run. Va detto che il sistema di ottenimento dei materiali non è sempre ottimamente bilanciato, anche perché i drop durante le missioni in sei giocatori sono sempre avari nonostante Bungie abbia già pubblicato alcuni aggiornamenti per ovviare al problema. È stata aggiunta una nuova arma da mischia, il Falcione, che funziona anche da scudo ed è un buon compromesso tra media e corta distanza. Promessa del discepolo, la modalità raid, è l'attività alla quale dedicarsi una volta finito il gioco e si tratta di un'altra parte riuscitissima dell'espansione, che introduce meccaniche molto interessanti in vista del futuro del gioco.

La regina dei sussurri è la migliore espansione di Destiny 2 di sempre non solo per la quantità dei contenuti proposti e per le novità nel gameplay, ma anche per la sua ottima realizzazione artistica, il design ispirato, l'ottima colonna sonora e la qualità tecnica dell'esperienza, ormai rodatissima e con una giocabilità che non perde un colpo. Si tratta di un appuntamento imperdibile per gli appassionati della saga di Bungie, uno studio che si avvia a concludere questo capitolo della propria storia e a entrare in un futuro sotto l'ala di Sony, dalla quale è stata recentemente acquisita. Difficile trovare difetti nell'espansione, se non che l'edizione standard dell'espansione non include il pass stagionale che va acquistato a parte o si trova nelle edizioni superiori, insieme con armi bonus che sbilanciano le possibilità per chi dovesse acquistare la versione base. In ogni caso, con La regina dei sussurri è iniziato il miglior anno di Destiny 2 di sempre.

Formato: PS4, PS5 (versione testata), Xbox One, Xbox Series X|S, PC, Stadia Editore: Activision Sviluppatore: Bungie Voto: 9/10

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