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Sanità: diagnosi Tbc in banchina, a medici macchina portatile per test rapido

24 marzo 2016 | 15.59
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(Fotogramma)
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Sembra una macchinetta del caffè in miniatura, è alto 23 centimetri e ultra leggero. E' uno strumento che promette di rendere ancora più rapida, mirata e 'portatile' la diagnosi molecolare di tubercolosi. Presto sarà messo a disposizione dei camici bianchi che in Sicilia accolgono i migranti in arrivo sulle coste italiane. I medici impegnati nella cosiddetta 'diagnosi in banchina' potranno prelevare dalle persone identificate come a rischio un campione (espettorato) per il test e inserirlo nella mini-macchina che non ha bisogno di elettricità ed è in grado di trasmettere i risultati - pronti nel giro di un'ora e un quarto - anche a un semplice cellulare attraverso una connessione senza fili (come il bluetooth).

L'idea di rendere disponibile questo strumento nasce nell'ambito di un progetto internazionale multicentrico che coinvolge anche l'Italia e si chiama 'E-detect-Tb' (Early Detection and Integrated Management of Tuberculosis in Europe). A coordinarlo è l'University College di Londra (in Italia le realtà in campo sono l'ospedale San Raffaele di Milano, l'università degli Studi di Brescia e l'Irccs Spallanzani di Roma). L'impegno del team di scienziati, oltre a essere in linea con l'attività degli Ecdc, si integra nell'ambizioso piano 2016-2020 avviato dall'Organizzazione mondiale della sanità per l'eliminazione della tubercolosi in Europa ed è rivolto alle fasce più vulnerabili della popolazione quali migranti, carcerati, senzatetto, tossicodipendenti, richiedenti asilo e popolazioni nomadi, per i quali la diagnosi di tubercolosi e il trattamento sono spesso difficoltose.

Nel dettaglio, l'Unità Patogeni batterici emergenti del San Raffaele - in stretta collaborazione con l'università di Catania, l'università di Brescia e il team di professionisti dell'ospedale Garibaldi di Catania già impegnato nel progetto Diagnosi in banchina - coordinerà l'introduzione di nuovi strumenti per la diagnosi molecolare rapida di tubercolosi, da usare direttamente in porto o all'arrivo nei Centri di primo soccorso e assistenza (Cpsa) di Pozzallo e Mineo.

"Partiremo non appena sarà disponibile questo piccolo strumento, entro la fine dell'anno. E' una piattaforma che viene associata a un test da eseguire sulle persone che sulla base di un primo screening risultano a rischio, apparentemente sintomatiche", spiega all'AdnKronos Salute Daniela Maria Cirillo, capo dell'Unità patogeni batterici emergenti, Centro di collaborazione dell'Oms nell'Irccs San Raffaele, in occasione della Giornata mondiale contro la tubercolosi (24 marzo).

Il nome del sistema portatile di diagnostica molecolare è 'Omni' (messo a punto da Cepheid). "E' stato studiato per Paesi in via di sviluppo dove la diagnosi è difficile da fare in laboratori in cui la corrente elettrica spesso non è stabile", chiarisce la specialista. "Sarà facile da spostare e funzionerà con una 'cartuccia' di seconda generazione rispetto a quella già esistente, in arrivo nel giro di pochi mesi. Oggi abbiamo dei prototipi e c'è un trial in corso. Con questa nuova cartuccia la diagnosi di malattia tubercolare si ottiene in poco più di un'ora. La nostra idea, finanziata dall'Unione europea, andrà a supportare le attività del progetto messo in campo in Sicilia, con la collaborazione di più istituzioni, per individuare allo sbarco i soggetti a rischio", fra le persone che arrivano con i flussi migratori dalle coste libiche.

Oggi, continua Cirillo, "è necessario prelevare i campioni da analizzare e portarli in ospedale. La nostra idea, finanziata dall'Unione europea, è mettere a disposizione dei medici uno strumento ultra maneggevole e facile da spostare", che permetta di fare tutto in loco. E-detect-Tb durerà tre anni. L'auspicio è che lo screening classico integrato con test rapidi in banchina consenta di identificare un numero maggiore di casi di tubercolosi. I dati ricavati dal progetto saranno utilizzati come base di partenza per promuovere strategie a livello europeo, per migliorare la diagnosi di tubercolosi nelle diverse situazioni che vari Paesi dell'Ue stanno affrontando.

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