Il progetto di legge regionale, ricorda la capogruppo del Pd, Anna Pariani, prevedeva anche "l'abolizione del listino e l'introduzione delle quote di genere nelle liste"
"Con molto dispiacere devo rinunciare a presentare come prima firmataria una nuova legge elettorale della Regione Emilia Romagna che già avevamo discusso con i capigruppo di maggioranza". Così la capogruppo del Pd della Regione Emilia Romagna, Anna Pariani, annuncia uno dei primissimi effetti sull'azione legislativa di Viale Aldo Moro, dopo le annunciate dimissioni di Vasco Errani da presidente della giunta.
"Oggi, con il decadere dell'assemblea legislativa, non possiamo più presentarla - spiega infatti Pariani - e sarà possibile recepire in una legge che riguarda il funzionamento dell'assemblea legislativa soltanto le norme nazionali già approvate dal Parlamento sulla doppia preferenza di genere". Il progetto di legge regionale invece, ricorda Pariani, prevedeva anche "l'abolizione del listino e l'introduzione delle quote di genere nelle liste".
"Non possiamo approvare una nuova, organica legge elettorale con un nuovo sistema di premio di maggioranza che sarebbe necessario per l'abolizione del listino del presidente, sia perché non ci sono i tempi tecnici per approvare in aula di una legge ancora da presentare e da approvare in Commissione - specifica ulteriormente la capogruppo Pd - sia perché non ci sarebbero i tempi tecnici degli organi preposti del ministero dell'Interno per mettere a punto il sistema elettorale in vista delle prossime, ravvicinate elezioni anticipate".
