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Dividendo 22 mln a Rai, Rai Way pensa a crescita e guarda a tlc

28 aprile 2015 | 19.06
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Un operatore unico degli impianti di trasmissione? Sicuramente un tema su cui "esercitarsi" nei prossimi mesi seppure "mentalmente", risponde il presidente Camillo Rossotto, durante l'assemblea degli azionisti che ha approvato il bilancio

Dividendo 22 mln a Rai, Rai Way pensa a crescita e guarda a tlc

Un operatore unico degli impianti di trasmissione? Sicuramente un tema su cui "esercitarsi" nei prossimi mesi seppure "mentalmente". Parola del presidente di Rai Way Camillo Rossotto che, nel corso dell'assemblea degli azionisti della società che oggi ha staccato un sostanzioso assegno all'azionista Rai (grazie a un dividendo di 0,1234 per azione incassa quasi 22 milioni), affronta insieme all'ad Stefano Ciccotti il tema dell'opas di EiTowers, ritirata ufficialmente lo scorso 22 aprile. Nessuna contro-opa di Rai Way in programma, scandisce Ciccotti.

Per ora la controllata di Viale Mazzini sbarcata in borsa da nemmeno un anno pensa alla crescita "organica" e ne chiarirà i termini nel piano industriale che sarà presentato a fine luglio. Ciò detto, sottolinea l'Ad, "noi non abbiamo paura dei processi di razionalizzazione e sinergia: l'operatore unico è un tema che si puo' affrontare partendo da un ragionamento piu' 'ingegneristico', che faccia attenzione soprattutto ai numeri'' ma che alla base abbia "un disegno industriale".

Senza contare che in un eventuale processo di consolidamento del settore "il coinvolgimento di Rai Way puo' avere un aspetto attivo e non passivo", chiarisce Rossotto. Del resto la società degli impianti Rai "puo' essere un hub naturale all'interno del processo di consolidamento delle infrastrutture del broadcasting e delle tlc. Rai Way potrebbe assumere una dimensione sistemica importante", sottolinea al termine dell'assemblea il presidente.

Tv ma anche Tlc. Con Inwit, la società con cui Telecom Italia sbarca in Borsa con le torri di trasmissione "ci sono 'N' maniere di pensare a una potenziale collaborazione". In questo senso il fatto "che non sia piu' un operatore verticalmente integrato, come non lo siamo piu' noi, fa la differenza", i piani industriali li approva la società quotata mentre la controllante non ha potere di veto. Possibili cooperazioni anche con Abertis, che il management di RaiWay si prepara ad incontrare. Dice Ciccotti: "e' un dato di fatto che si vada verso una integrazione" dei settori broadcasting e tlc, dunque la società Rai "non puo' non essere attenta a quello che avviene nel mondo delle telco" non puo' rimanere ''ancorata'' a una dimensione di operatore televisivo tout court .

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