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Dopo i farmaci le sigarette, in Francia tabaccai in piazza contro il 'pacchetto generico'

09 settembre 2015 | 13.17
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Dopo i farmaci le sigarette, in Francia tabaccai in piazza contro il 'pacchetto generico'

I tabaccai francesi sono sul piede di guerra per la volontà del governo di introdurre il 'pacchetto generico' delle sigarette. Un provvedimento che fa seguito alle misure prese per i prodotti di tabacco dall'Unione europea, che impongono un aumento delle avvertenze sui rischi per la salute sui pacchetti, ma che alcuni Stati vorrebbero rendere addirittura senza marchi e identici per tutti.

Ma che i tabaccai vedono come una minaccia per la loro stessa sopravvivenza, anche perché, a loro giudizio, il governo francese andrebbe addirittura oltre inasprendo ancor di più le limitazioni e innalzando il prezzo fino a 10 euro a pacchetto. Un aumento che, secondo loro, rischierebbe di far chiudere molti negozi. Tanto che, fra la stampa francese, c'è chi ha parlato di 'dichiarazione di guerra' e di 'dialogo fra sordi'.

Così, nei giorni scorsi, sono andate in scena proteste in oltre 80 città della Francia. A Parigi i tabaccai hanno manifestato scaricando diverse tonnellate di carote - in riferimento alla forma delle insegne dei loro negozi - davanti alla sede del ministero delle Finanze. Sopra gli ortaggi lo striscione "Sopprimere i tabaccai non farà diminuire il tabagismo". Fra le altre città francesi interessate dalla protesta di centinaia di tabaccai, in particolare di fronte alle Prefetture, Toulouse, Gironde, Bordeaux, Tulle, Agen, Périgueux, Limoges, Strasburgo.

Qualcuno ha parlato di 'museo degli orrori' in cui saranno costretti a operare i tabaccai a partire da maggio 2016. Ma, soprattutto, il dito è puntato sul rischio di aumento del contrabbando. Gérard Vidal, presidente della Federazione tabaccai dell'Alta Garonna, ha riferito che già un pacchetto di sigarette su quattro viene acquistato al di fuori della rete ufficiale di vendita e che l'aumento del prezzo penalizzerà i commercianti francesi rispetto a quelli di altri paesi europei confinanti, dove è più basso.

A paventare il rischio contrabbando anche Éric Paqueriaud, presidente della Federazione tabaccai dei Pirenei orientali, secondo il quale il mercato parallelo delle sigarette attualmente assorbe il 57% dei consumi e le nuove misure, in vigore ancor prima rispetto a quanto richiesto dalla Ue, non farebbero che accrescerlo. Secondo Didier Reboulet, presidente della Federazione tabaccai del Drôme, per negozianti e consumatori diventerebbe difficile distinguere le varie marche, mentre per Frédéric Martin, presidente dell'associazione di categoria dell'Aude, i tabaccai sarebbero doppiamente penalizzati e la misura, in ogni caso, non aiuterebbe a ridurre il fumo.

Da parte sua, il ministro della Salute francese, Marisol Touraine, pur confermando la misura sul pacchetto generico, avrebbe smentito l'ipotesi di aumento del prezzo e rassicurato i tabaccai sul loro futuro. Ma il presidente della Federazione nazionale tabaccai, Pascal Montredon, ha invitato il governo a mostrare buon senso e saggezza.

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