E' la prima emergenza da affrontare. E la politica monetaria, da sola, non basta. Il messaggio del presidente della Bce arriva ad un convegno su Federico Caffè. Tensione con gli studenti, lancio di uova e vernice e un ferito
Resta la disoccupazione inaccetabile l'emergenza principale per l'Eurozona. E la politica monetaria, da sola, non basta. Servono le riforme strutturali. Il messaggio del presidente della Bce, Mario Draghi, arriva ad un convegno in ricordo dell'economista Federico Caffè all'università Roma Tre. Dove si sono verificati anche momenti di tensione, quando alcuni studenti hanno inscenato una protesta. I disordini, in particolare, si sono registrati quando alcuni studenti hanno tentato di entrare in aula a contestare Draghi: allo sbarramento della polizia, alcuni hanno lanciato uova e vernice contro le forze dell'ordine, che hanno disperso i manifestanti. Uno studente è stato ferito.
All'interno dell'aula, invece, le parole del numero uno dell'Eurotower. Il "livello di disoccupazione nell'area euro e' inaccettabile, è la più grande forma di spreco delle risorse e incide sulle potenzialità' delle economie diminuendo la crescita", spiega, aggiungendo: "il 23% dei giovani fra 15 e 24 anni non ha un lavoro, questo e' contro ogni nozione di equità, e' uno spreco di risorse, un deterioramento di captale umano che incide sulla potenzialità delle economie".
E, in questo scenario, "una politica monetaria espansiva non basta senza riforme strutturali". Per questo, è necessario agire. "La riflessione faccia ora posto all'azione", è il monito di Draghi. La Bce, da parte sua, ha attuato "una espansione monetaria che non ha precedenti e che prevede che abbiamo due risultati: che il bilancio della Bce si espanda al livello che aveva a marzo 2012 e che le aspettative di inflazione a medio termine tornino vicine ma sotto il 2%". Ora la palla passa ai governi. Fra gli interventi invocati dal presidente della Bce, "maggiore concorrenza, completamento del mercato unico europeo, misure che permettano ai lavoratori disoccupati di trovare rapidamente un nuovo posto di lavoro diminuendo la durata della disoccupazione, misure che permettano di innalzare il livello di specializzazione e di adattarne le caratteristiche alla domanda". Sono misure "da tempo nell’agenda della politica economica di molti paesi dell’euro" ma ora "la riflessione faccia posto all’attuazione".
