Roma, 4 mar. (Adnkronos Salute) - Tutte le droghe, anche quelle che oggi si chiamano leggere, incidono sul cervello, sulla formazione della personalità. Ad ammonire gli studenti dell'Istituto paritario Villa Flaminia di Roma è stato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che questa mattina ha parlato ai ragazzi del problema della droga all'incontro dal titolo 'Ma quale leggera?', organizzato dalla preside Maria Chiara Sidori, raccontando loro la sua personale esperienza. "Quando ero come voi - ha ricordato - a scuola girava di tutto, due miei compagni sono morti per overdose nei bagni della scuola ed è anche per questo che il tema mi è caro e me ne occupo da prima di diventare ministro. Se credete in voi stessi potete realizzare qualsiasi cosa: l'unico limite che avete è la droga".
Anche le droghe che oggi si chiamano 'leggere', ha detto Lorenzin parlando a una platea di centinaia di ragazzi, incidono sul cervello e sulla formazione della personalità, rendono più deboli rispetto a stress e difficoltà. "Le sostanze psicotrope interagiscono con la formazione della vostra mente, impedendole di resistere alle prove della vita. Riducono la vostra capacità di reagire in modo giusto e consapevole agli stress che tutti prima o poi abbiamo nella vita. Ma nessuno ve ne parla perché veniamo da 30 anni di rockstar e altri personaggi di successo che fanno uso di droga come momento di libertà intellettuale, di fantasia e creatività ma - sottolinea con forza il ministro - nessuno vi racconta cosa succede nella testa. E poi non ci scordiamo il business da miliardi di euro che muovono le droghe: dalla cannabis, alle pasticche al resto". (segue)
