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'Duello' Telecom-Enel, Cattaneo: "Regole uguali per tutti"

26 maggio 2016 | 18.31
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'Duello' Telecom-Enel, Cattaneo:

Diventa sempre più plateale il 'duello' fra Telecom ed Enel, dopo la scelta di Cdp di trattare in esclusiva con la società elettrica per Metroweb. Telecom rivendica la leadership nella fibra, dove è la società che ha investito di più e dove ha la copertura piu' ampia, tuttavia crede molto nello sviluppo del mobile i cui sviluppi stupiranno anche gli esperti e dove il 5G metterà il paese "in connessione con il futuro". Per questa tecnologia il gruppo è pronto già dal prossimo anno e su di essa metterà almeno in parte le risorse 'risparmiate' con Metroweb, per cui l'azionista Cdp ha deciso di trattare in esclusiva con Enel. E' l'ad di Telecom Italia Flavio Cattaneo, in audizione al Senato con il presidente Giuseppe Recchi, a ridimensionare la portata della mancata acquisizione della società nata per implementare lo sviluppo della fibra. Ma senza rinunciare a frecciate polemiche nei confronti del nuovo competitor sulla banda ultralarga, che ha costituito ad hoc Enel Open Fiber.

Innanzitutto Cattaneo insiste sulla necessità di regole uguali per tutti per evitare ''asimmetrie'', si tratti di "società pubbliche o semi-pubbliche o private o semi-private. Le regole - dice - devono essere applicate a tutti, non solo a noi, e devono essere uguali per tutti. Inoltre devono essere date prima" afferma aggiungendo che il gruppo è pronto a difendere i propri interessi "in ogni sede". Quali? "C'e' anche l'Europa. Ci sarà pure un giudice a Berlino". Contro chi si dovrà difendere Telecom? "Non parlo di nessuno" in particolare. "Se poi qualcuno si sente toccato questo è un altro paio di maniche", osserva.

Anche il presidente Recchi chiarisce che Telecom, risparmiando le risorse che era pronta a mettere sul piatto per Metroweb ha "piu' soldi da mettere nelle infrastrutture" quindi, commenta, "bene cosi'". Quanto poi al commento dell'ad di Enel Starace sulla poca dimestichezza di Tim in materia di Rab, Recchi dice in sostanza che Enel si dovrebbe preoccupare di abbassare i prezzi alle imprese. "Mi ha lasciato un po' perplesso questo commento - afferma - visto che io sono stato 12 anni in General Electric e 3 anni in Eni e il dottor Cattaneo è stato ad di Terna e viveva di elettricità e di Rab. Non so - prosegue Recchi - quanto tempo è stato all'Enel chi se ne occupa adesso (è il dottor Starace che ha fatto i commenti) e non so per quanto tempo si sia occupato di tlc". Tuttavia, sottolinea, poichè i prezzi dell'energia sono i piu' alti in Europa e quelli di tlc i piu' bassi "se fossi all'Enel la mia preoccupazione sarebbe quella di far pagare meno le imprese" che oggi hanno un conto particolarmente salato per la bolletta.

Il tema delle regole uguali per tutti ritorna anche quando Cattaneo parla delle frequenze per il 5G, la tecnologia piu' avanzata del 4G e per cui la telefonia mobile avrà grandissimo sviluppo soprattutto nella trasmissione dati. Telecom Italia, scandisce Cattaneo, è pronta "anche prima del 2020, già il prossimo anno" calcolando i tempi della gara. Certo "bisogna che siano pronti tutti, non è che chi puo' correre lo azzoppiamo". Dunque "se lo Stato ha bisogno di soldi metta subito le frequenze a disposizione" degli operatori, dice l'ad del gruppo precisando che questa comunque "è una scelta governativa".

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