Roma, 20 ago (AdnKronos Salute) - A settembre partirà per la sua terza missione in uno dei Paesi dove Ebola fa davvero paura, la Guinea. Un angolo del mondo dove ha visto famiglie decimate dal virus ma in cui, comunque, non vede l'ora di tornare. E' Saverio Bellizzi, ematologo ed epidemiologo in forza nello staff di Medici senza frontiere, 37 anni, gli ultimi sette 'spesi' nella cooperazione.
"Può sembrare strano - dice parlando all'Adnkronos Salute dalla sua casa in Sardegna - eppure sto contando i giorni che mi separano dalla partenza: c'è una sorta di 'mal d'Africa' amplificato dal contesto. La paura c'è, ma è l'emozione meno forte rispetto a quelle che ti travolgono in un luogo dove la lotta con la malattia ti fa sentire, senza voler essere presuntuoso, quasi necessario. E' una battaglia forte a cui non hai più voglia di sottrarti una volta entrato in gioco".
Ad aprile era partito per la prima volta per la Guinea, dove l'epidemia cominciava a farsi largo. Primo epidemiologo italiano ad arrivare in questa emergenza, terzo considerando i colleghi stranieri. Era rimasto un mese. Ma a maggio era di nuovo in missione, sempre in Guinea, a Telimele, nella regione di Kindia. (Segue)