Gucci guida il primo Cultural Currency Index

Il nuovo indicatore collega la risonanza culturale alle performance di mercato, presentato da Annex a Milano

Gucci guida il primo Cultural Currency Index
17 ottobre 2025 | 16.52
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Gucci si posiziona al primo posto nel Cultural Currency Index (Cci), l’indice inaugurale e primo modello basato sui dati creato per quantificare come il coinvolgimento culturale si traduca in un impulso di mercato misurabile. L’indice è stato presentato a Milano da Annex, la società di consulenza strategica basata sull’analisi dei dati, co-fondata da Miah Sullivan, ex Global Cmo e veterana del settore moda. Il Cci è stato sviluppato in collaborazione con WeArisma, piattaforma di intelligenza artificiale specializzata in creator e social intelligence.

Sviluppato nell’arco di due anni, il Cciè pensato per offrire ai brand una lettura empirica di come l’attività su social, ricerche online e traffico web corrispondano a indicatori economici reali, dalla domanda dei consumatori alla performance azionaria. Per Sullivan, il progetto è nato da una domanda rimasta a lungo senza risposta nel suo ruolo di Cmo: quale metrica rivela il valore tangibile dell’amplificazione culturale? "Come Cmo, potevo sempre misurare l’esposizione, ma mai le sue conseguenze - afferma Miah Sullivan -. Questa versione beta del Cultural Currency Index rappresenta il primo passo per colmare quel divario e offrire ai leader un indicatore coerente del momento in cui l’energia culturale inizia a tradursi in trazione commerciale".

La versione beta ha analizzato venti aziende di moda che hanno sfilato alla Milano Fashion Week spring-summer 2026. Gucci si è classificato al primo posto, seguito da Fendi, Bottega Veneta, Prada e The Attico. I dati provengono da undici piattaforme - tra cui Instagram, TikTok, YouTube, Facebook, Weibo, Douyin, Red (Xiaohongshu), Google, Baidu, Similarweb e Yahoo!Finance - e sono stati organizzati su tre dimensioni ponderate: coinvolgimento del brand, popolarità del brand e intenzione d’acquisto. Ogni brand riceve un punteggio normalizzato tra 0 e 100, che consente il confronto tra stagioni e mercati.

La metodologia applica filtri interquartili e aggiustamenti di distribuzione per evitare la distorsione dovuta agli outlier, offrendo così un quadro più stabile della dinamica di un brand rispetto ai modelli basati sull’esposizione. Nella sua prima validazione statistica, il Cci ha registrato una correlazione positiva tra i punteggi dell’indice e la sovraperformance del titolo azionario rispetto al mercato, suggerendo che le variazioni nella spinta culturale tendono a muoversi di pari passo con la fiducia degli investitori. Sebbene preliminare, il risultato conferma l’obiettivo di perfezionare il Cci come indicatore anticipatore, piuttosto che retrospettivo. La presentazione digitale di 'The Tiger' firmata Gucci ha generato un eccezionale livello di engagement e attività di ricerca, mentre Bottega Veneta ha mostrato un equilibrio solido su tutti e tre i pilastri. Fendi, con l’attivazione mirata di creator asiatici di rilievo, ha dimostrato come una strategia culturale mirata possa tradursi in intenzione d’acquisto misurabile. Complessivamente, i risultati evidenziano i brand più efficaci nel trasformare la visibilità in trazione economica. Un’analisi dettagliata della metodologia del Cci è inclusa nel primo report, distribuito durante la conferenza di lancio tenutasi questa sera.

Il debutto milanese segna la prima pubblicazione ufficiale del Cultural Currency Index. Annex continuerà a perfezionare ed espandere il modello attraverso ulteriori set di dati e revisioni tra pari, in vista delle edizioni 2026 dedicate a Parigi, New York e Shanghai. I futuri report incorporeranno indicatori di domanda a lungo termine e ponderazioni regionali per mantenere la comparabilità tra mercati. Il Cci non si propone come un sostituto del giudizio creativo, ma come un suo complemento: una controparte quantitativa alle valutazioni intuitive che da sempre definiscono la forza di un brand. Creando un framework coerente e trasparente, Annex intende offrire a team di marketing, finanza e creatività un linguaggio comune per valutare come l’attenzione culturale contribuisca in modo tangibile alla performance aziendale. In segno di rispetto per la scomparsa di Giorgio Armani, la presentazione commemorativa di Armani non è stata valutata in questa stagione.

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