(Aki) - Human Rights Watch (Hrw) ha definito ''scioccanti'' le 528 condannte a morte decise ieri dal Tribunale di Minya, in Egitto, nei confronti di altrettanti esponenti dei Fratelli Musulmani ai quali, denuncia l'organizzazione, non è stata concessa ''l'opportunita' di difendersi''. Dopo Stati Uniti, Unione Europea e Nazioni Unite, il direttore di Hrw per il Medioriente Sarah Leah Whitson definisce ''scioccante, anche in un clima di profonda repressione politica (come quello che c'è, ndr) in Egitto, che un Tribunale condanni 528 persone a morte senza dar loro l'opportunita' dididendersi''.
''Il tribunale di Minya non è riuscito a svolgere il suo dovere fondamentale di valutare la colpevolezza di ciascun imputato violando il diritto base ad avere un processo equo - spiega Whitson - Queste condanne a morte devo essere immediatamente annullate''. La procura di Minya ha condannato collettivamente gli imputati per la presunta partecipazione a un attacco a una stazione di polizia nell'agosto del 2013 costato la vita a due poliziotti. L'attacco è seguito a una dura repressione messa in atto dalle forze di sicurezza nello smantellamento di due sit-in al Cairo nel quale rimasero uccisi centinaia di sostenitori del deposto presidente Mohammed Morsi.
''Il processo, nel quale la stragrande maggioranza degli imputati è stata processata in contumacia, si è svolto nell'arco di un'ora - si legge in un comunicato di Human Rights Watch - Il procuratore non ha illustrato le prove a carico degli imputati e il Tribunale ha impedito agli avvocati della difesa di presentare la loro tesi o testimoni. Una seconda udienza sommaria si è svolta due giorni dopo solo per annunciare il verdetto''.