"Certamente non è una notizia positiva per tutti coloro, Patrick per primo, che speravano che questa udienza fosse l'ultima". Così Riccardo Noury, portavoce di Amnesty Italia, commenta con l'Adnkronos la notizia del rinvio al 6 aprile del processo che vede imputato Patrick Zaki.
"Speriamo che questa libertà, che negli ultimi è stata provvisoria, il 6 aprile diventi definitiva", prosegue Noury, secondo cui "non è chiaro il motivo per cui è stato deciso il rinvio", ma si tratta di un "tempo lunghissimo, oltre due mesi".
"Continuerà questo periodo d'attesa che separa Patrick dal desiderio legittimo di riprendere la sua vita normale e noi saremo accanto a lui", aggiunge il portavoce.