Le Balie di Catanzaro regine a Tunisi. Una verità storica poco conosciuta quella di 230mila lavoratori italiani che tra il 1876 e il 1914 sbarcarono sulle coste settentrionali del nord africa e si prodigarono in mille mestieri: minatori, viticoltori, pescatori, agricoltori e balie. Francesca Fauri in un saggio edito da Franco Angeli ripercorre questa pezzo importante della storia della migrazione italiana e, grazie a nuove fonti, rivela situazioni difficili, di sacrificio e pericolo, ma anche qualche fatto curioso.
Tra questi certamente vi è la storia delle balie che arrivavano dai paesi della provincia di Catanzaro e che nel volgere di pochi anni diventarono richiestissime tra le famiglie nobili tunisine e tra gli occupanti francesi perché erano considerate brave, affidabili e anche belle. Una storia di migrazione felice tra le mille invece complicate. Una traversata del canale di Sicilia fatta al contrario rispetto ad oggi ma che già d’allora era teatro dei viaggi della speranza ma anche di morti e tanta sofferenza.
