Sanremo, 16 feb. (Adnkronos/Ign) - ''Fabio, eccoti finalmente''. E' Laetitia Casta, super ospite della prima serata, al suo ingresso nello storico teatro che ospiterà il Festival di Sanremo dal 18 al 22 febbraio. La bella attrice e modella francese è arrivata puntualissima all'Ariston intorno alle 17, per provare con la sua squadra di coreografi e ballerini. Subito è scappata dentro il teatro, dove l'aspettavano Fabio Fazio, Luciana Littizzetto e gli autori del Festival.
Si è seduta defilata in platea e ha guardato i due conduttori alle prese con le ultime prove della giornata. Poi, quando Fabio e Luciana sono scesi dal palco, è corsa ad abbracciare l'amico: ''Fabio, eccoti finalmente'', gli ha detto sorridendo. Lei e Luciana sono rimaste a lungo a 'confabulare' in fondo al teatro. Nessuno sa cosa stiano macchinando, anche perché le prove dei tre, in corso in questo momento, sono blindatissime: nessuno è potuto restare in teatro. Dall'ingresso dell'Ariston, però, arriva l'eco di alcune canzoni.
All'Ariston è ormai tutto pronto a due giorni dall'apertura. Nel pomeriggio arrivano anche i primi artisti: Arisa, Antonella Ruggiero, i Perturbazione, Francesco Renga, Ron e Renzo Rubino sono i Campioni che per il momento si trovano nella città dei Fiori. Gli altri arriveranno domattina, quando partiranno le prove con l'orchestra. Tra i giovani, si trovano già a Sanremo anche Bianca, Diodato, Filippo Graziani e Vadim, quattro delle otto Nuove Proposte che debutteranno all'Ariston da mercoledì 19.
Omaggio a Claudio Abbado, a trenta giorni dalla sua scomparsa. Sanremo apre la serata di giovedì rendendo omaggio al grande musicista. Ospiti Diego Matheuz e l’Orchestra Filarmonica della Fenice di Venezia.
Matheuz, giovane direttore venezuelano, è uno degli ultimi allievi-collaboratori del Maestro, con cui ha condiviso l'esperienza dell’Orchestra Mozart di Bologna. Con l'Orchestra Filarmonica della Fenice eseguirà un brano di Mozart per ricordare l’amico, il maestro, l'uomo.
Matheuz, che è direttore principale del Teatro La Fenice, si è detto felice e onorato di poter celebrare in un evento come il Festival di Sanremo il maestro Claudio Abbado, che lui ricorda "come un secondo padre". "Quando ho ricevuto la notizia della sua scomparsa - ha detto - non potevo credere che il mondo potesse continuare a vivere senza di lui. Sono stato suo allievo per anni e da lui ho provato a imparare il mistero racchiuso nelle chiavi interpretative di un talento irripetibile. Ci ha lasciato la grandezza dell'umiltà, dobbiamo continuare a lavorare seguendo la sua genialità e il suo stile di vita, lui ha sempre voluto un'Italia migliore e nel suo nome dobbiamo continuare a lottare per ottenerla".
"Avvertiamo - ha poi commentato il sovrintendente Cristiano Chiarot nell'annunciare la partecipazione della Fenice al Festival - un forte senso di responsabilità nel rappresentare in questa particolare circostanza, di fronte a milioni di telespettatori, l'intero mondo della cultura e della musica, unito nell'omaggio a un così grande interprete".
