Roma, 20 mag. (Adnkronos Salute) - Pfizer ha definito "finale" l'offerta da 117 miliardi di dollari lanciata ieri per acquisire AstraZeneca, respinta dalla società anglo-svedese. Questo significa che le possibilità di una fusione fra le due è ora pari a zero? A chiederselo è il Financial Times, che risponde alle domande 'chiave' relative all'affare che sta facendo trattenere il fiato al settore farmaceutico mondiale.
Prima di tutto, Pfizer potrà alzare di nuovo la sua offerta? "La società statunitense ha assicurato che quella di ieri era la sua offerta definitiva e che non sarà aumentata. Ha inoltre ribadito che non avanzerà un'offerta pubblica di acquisto (Opa) ostile, preferendo raggiungere un accordo con il consiglio di AstraZeneca. Pfizer è inoltre vincolata dal Takeover Code del Regno Unito, il che significa che una volta affermato tutto ciò, non può smentirsi, a meno che non si applichino determinate circostanze". Per esempio, "Pfizer potrebbe cercare di presentare una proposta superiore se un terzo attore improvvisamente facesse un'offerta per AstraZeneca, ma tutto ciò sembra oggi improbabile".
Per quanto riguarda la scadenza dell'ultima offerta, prevista per il 26 maggio, "AstraZeneca potrebbe teoricamente accettare una proroga di tale termine, che è ciò che Pfizer spera, se abbastanza azionisti faranno pressioni affinché il Consiglio affronti l'argomento. Proprio Pfizer ieri si era appellata agli azionisti di AstraZeneca perché lo facessero. Tuttavia, AstraZeneca avrà sicuramente fatto un 'sondaggio' fra gli azionisti chiave prima di rifiutare l'ultima proposta". Il piano di Pfizer è dunque destinato a crollare? "AstraZeneca ha chiarito qual è il prezzo che accetterebbe e ha aggiunto che c'è una serie di ulteriori rischi per gli azionisti al di là della questione dell'offerta. A meno che il Consiglio AstraZeneca cambi idea o si impegni a estendere la scadenza dell'offerta, è probabile che il 26 maggio Pfizer annunci che non intende fare un'altra offerta".
