Al 22enne sono contestati anche altri tre episodi, di rapina ed estorsione, avvenuti negli ultimi mesi
Custodia cautelare in carcere per il ventiduenne che l'altro ieri ha aggredito l'autista di un autobus Amt a Genova e che è stato arrestato dalla polizia per il reato di tentato omicidio. Il provvedimento è stato emesso ieri dal gip del Tribunale di Genova su richiesta del pm, a conclusione dell'indagine condotta dagli uomini del commissariato Sestri Ponente.
L'attività degli investigatori è partita dalle denunce presentate dalle vittime di alcuni episodi di rapina ed estorsione, avvenuti negli ultimi mesi. Tre in particolare sono gli episodi contestati al giovane. Il primo è una rapina commessa il 19 luglio scorso ai danni di un ragazzo disabile, aggredito con pugni, schiaffi e calci sull'autobus della linea 1 per impossessarsi del telefono cellulare.
Il secondo è un'estorsione a un diciassettenne, costretto per circa un anno, fino all'agosto scorso, sotto la minaccia di percosse e di morte, a consegnare in diverse occasioni somme di denaro, fino a un ammontare complessivo di circa 600 euro.
Il terzo infine è una rapina commessa il 16 agosto scorso ai danni di due fratelli, di cui uno minore che, dopo essere stati minacciati con un coltello e percossi, sono stati derubati in casa di un televisore e di una play station. A quell'episodio sono seguite, nei giorni successivi, delle minacce di morte nei confronti del padre e dello zio dei due fratelli.
Gli elementi indiziari raccolti dagli investigatori sono apparsi al giudice decisamente gravi poiché assai dettagliati e convergenti nell'individuare nel ventiduenne, particolarmente violento e aggressivo, l'autore di tali azioni.
Le condotte violente e minatorie, per la loro gravità e per la incontrollata ferocia con cui sono state portate a compimento in un brevissimo lasso di tempo, hanno attestato il concreto pericolo di reiterazione, da cui è scaturita l'applicazione della misura cautelare. Ieri sera gli agenti del commissariato Sestri Ponente hanno notificato il provvedimento al giovane, già detenuto nel carcere di Marassi.