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Animali: arriva ddl 'salva-orsi', più sanzioni per tutelare specie protette

02 aprile 2015 | 16.32
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Il provvedimento presentato al Senato prevede l'introduzione di un nuovo articolo nel codice penale, con la reclusione fino a 27 mesi. Il Wwf ha raccolto a sostegno dell'iniziativa 55mila firme nell'ambito della Campagna 'Stop ai crimini di natura'. In un documentario i 'pro e contro' della convivenza tra uomini e orsi /Video

(foto Infophoto)
(foto Infophoto)

Basta catture, maltrattamenti e uccisioni ai danni delle specie tutelate. Un disegno di legge proposto dal Wwf e presentato a Palazzo Madama da 12 senatori prevede più tutele per gli orsi e le specie selvatiche protette, con l'introduzione di un nuovo articolo nel codice penale. Il Wwf ha anche raccolto a sostegno dell'iniziativa 55mila firme nell'ambito della Campagna 'Stop ai crimini di natura'.

"Il ddl viene fuori da una nostra idea - dice all'Adnkronos Stefano Lenzi, responsabile relazioni istituzionali del Wwf - Ci siamo accorti che nel codice penale non c'erano aggravanti in caso di abbattimento, maltrattamento o detenzione di specie selvatiche protette, quindi quelle più a rischio". A spingere per un'innovazione normativa anche l'attualità e gli episodi ricorrenti "con gli avvelenamenti di orsi e morti sospette. Il ddl - sottolinea Lenzi - è il completamento della riforma sugli ecoreati".

Il disegno di legge, spiega il Wwf, interviene emendando cinque articoli del codice penale (544 bis, 544 ter, 727 bis, 733 bis, 733 ter), introducendo un nuovo articolo (544 septies) e adeguando il sistema sanzionatorio previsto dalla legge quadro n. 157/1992 per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio. Nella sostanza chi cattura, detiene o uccide esemplari di specie selvatiche protette potrà essere punito, una volta approvato il disegno di legge, con la reclusione da 4 mesi e mezzo a 27 mesi. Si prevede, inoltre, un aggravamento della pena prevista per il maltrattamento degli animali per chi maltratti esemplari di specie selvatiche protette.

"Il ddl nasce da fatti diversi che evidenziano una carenza culturale, legislativa e di istituzioni locali, a livello regionale e nazionale" spiega all'Adnkronos Laura Puppato (Pd), tra i firmatari del ddl. La senatrice si sofferma sugli orsi, e su quanto si è verificato in Trentino e in Abruzzo. "Nel primo caso - dice - è stato sufficiente uno spavento, probabilmente di un cittadino improvvido che si era avvicinato troppo, per suscitare immediatamente reazioni quali l'eliminazione della specie o la chiusura degli orsi in ambiti protetti ma recintati".

"Come i fatti accaduti nel Parco nazionale d'Abruzzo - sottolinea - evidenziano che c'è stata molta latitanza da parte delle autorità competenti e purtroppo c'è stato un ritardo causato anche dal governo nazionale che non aveva ancora indicato il consiglio di amministrazione del parco. Sta di fatto che abbiamo rischiato una moria di orsi perché non si è prestata sufficiente attenzione alla loro esistenza in loco in presenza di un'infezione bovina".

"La convivenza va tutelata mettendo in evidenza che convivere con gli orsi non è un gioco ma vuol dire conoscere quali sono le loro necessità e i rischi cui vanno incontro nel contatto con le popolazioni residenti e i loro allevamenti. C'è un rapporto culturale - afferma Puppato - che deve essere costruito e di cui non si è forse mai parlato in maniera così chiara ed esplicita come si sta iniziando a fare oggi".

Tra i firmatari del disegno di legge anche la presidente del Gruppo Misto del Senato Loredana De Petris (Sel). "La novità più importante - spiega - è l'introduzione, come soggetto passivo del reato, della nuova categoria giuridica di specie animali selvatiche protette. Purtroppo i crimini contro gli animali sono in aumento".

"Il provvedimento nasce dal fatto che non si è voluto intervenire quando abbiamo affrontato i reati ambientali. E' stato molto grave perché il traffico di animali, soprattutto di specie protette, a livello internazionale, che è gestito dalla criminalità organizzata, è per volume di affari il secondo dopo quello di droga" sottolinea De Petris. Altra questione, "la necessità di arrivare a una nuova definizione di fauna selvatica protetta per superare una lacuna che c'è nella legge attuale che prende in considerazione solo quella omeoterma (mammiferi e uccelli) e non pesci, anfibi e rettili. Quindi nel ddl viene aggiornata la definizione secondo le direttive europee".

Secondo il Wwf, nei primi mesi dell'anno sono stati almeno una decina i lupi uccisi a bastonate e fucilate in Maremma e fatti ritrovare appesi o con le teste mozzate. Dal 2011 al 2014 sono stati 12 gli orsi uccisi in Abruzzo e pochi giorni fa in Val Di Non in Trentino è stato trovato morto l'orso 'M6'.

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