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Arresti per tangenti a Cellino San Marco, c'è anche ex assessore che risiedeva in tenuta Al Bano

10 aprile 2015 | 08.31
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In manette ex amministratori, tra cui l'ex sindaco Cascione, imprenditori delle province di Brindisi, Bari e Lecce, e un pregiudicato vicino alla Sacra Corona Unita. Per i 14 indagati l'accusa è di associazione per delinquere, peculato, corruzione, turbata libertà degli incanti e calunnia

Auto Carabinieri - (Immagini di repertorio)
Auto Carabinieri - (Immagini di repertorio)

Vasta operazione del comando provinciale carabinieri di Brindisi che sta eseguito un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Brindisi, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di 14 indagati.

Si tratta di ex amministratori del comune di Cellino San Marco (Br), imprenditori delle province di Brindisi, Bari e Lecce, e un pregiudicato vicino alla Sacra Corona Unita, ritenuti responsabili dei reati di associazione per delinquere, peculato, corruzione, turbata libertà degli incanti e calunnia.

Ad aprile dello scorso anno il consiglio comunale di Cellino San Marco era stato sciolto con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del ministro dell’Interno, per condizionamento mafioso.

Le misure cautelari eseguite oggi sono state emesse in seguito all'indagine denominata 'Do ut des', che ha portato alla luce, secondo gli investigatori, una vera e propria organizzazione criminale, facente capo al sindaco uscente, che avrebbe pilotato sistematicamente gli appalti e i concorsi comunali, in cambio di tangenti.

Uno dei 14 indagati risiedeva nella tenuta di Al Bano Carrisi nella contrada Curtipitrizzi, nelle campagne del piccolo centro pugliese. Si tratta dell'ex assessore comunale Gabriele Elia, da poco nominato da Luigi Vitali, insieme ad altre due dirigenti, vicecommissario provinciale di Forza Italia.

"Alla luce dell'operazione" che "ha portato all'arresto di diversi esponenti politici ed ex amministratori tra i quali Gabriele Elia, comunico la sospensione di quest'ultimo da Forza Italia e da ogni incarico al momento ricoperto nel partito", fa sapere Vitali, segretario regionale Forza Italia Puglia.

"Nella speranza che Elia possa uscire da questa vicenda dimostrando la sua totale estraneità ai fatti a lui contestati, adotto tale provvedimento per rispetto nei confronti della magistratura, dei nostri sostenitori, del partito e dello stesso Elia che sono certo condivide tale scelta", conclude.

Elia, in occasione del ventennale dell'ingresso in politica di Silvio Berlusconi, aveva girato l'Italia in camper per festeggiare la ricorrenza. Elia risiedeva nella tenuta del cantante già da tempo.

Tra i destinatari della misura emessa dal gip del Tribunale su richiesta della Procura della Repubblica ci sono l'ex sindaco Francesco Cascione, 42 anni, che al momento di avvio delle indagini, a dicembre del 2012, era già sotto l'attenzione degli investigatori per aver partecipato al funerale di un mafioso, e altri ex componenti della sua giunta.

Per otto indagati è stata prevista la misura della custodia in carcere; gli altri sei agli arresti domiciliari. Tre persone non sono state ancora rintracciate. Tra i destinatari della misura 4 imprenditori, 3 intermediari, un funzionario dipendente comunale ed un pregiudicato vicino alla malavita organizzata. Altre sette persone sono sottoposte ad indagini preliminari nello stesso procedimento. Le accuse, a vario titolo, sono di associazione per delinquere, peculato, corruzione, turbata libertà degli incanti e calunnia.

La gestione privata della cosa pubblica era emersa inizialmente, secondo gli inquirenti, da una denuncia fatta alla Stazione Carabinieri di Cellino San Marco, nei confronti del sindaco che aveva autorizzato solo verbalmente un pregiudicato del posto, vicino alla malavita organizzata, ad allacciare le attrezzature elettriche di un chiosco per la somministrazione al pubblico di bevande ed alimenti, di sua proprietà, alla rete elettrica del Comune, e per aver concesso, sempre allo stesso pregiudicato e sempre oralmente, di utilizzare durevolmente beni del Comune destinati alla gestione di eventi pubblici (un gazebo, 140 sedie e un palco modulare).

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