Riccardo, cardiopatico, stava festeggiando in un locale l'addio al celibato di un amico quando si è sentito male. E' accaduto sabato notte. Trasportato al Sant'Eugenio, il 36enne è morto poco dopo
Nuova tragedia per la famiglia Rampi. A oltre 30 anni dalla morte di Alfredino, il fratello Riccardo è morto sabato scorso in una serata di festa in discoteca. A riportare la notizia è ‘Il Messaggero’. Il cuore del 36enne, impiegato e due figli, ha smesso di battere mentre stava partecipando all’addio al celibato di un amico.
“Lo abbiamo visto barcollare all’improvviso e allontanarsi dal gruppo - dice un responsabile del locale - non abbiamo capito subito la gravità della situazione, succede che durante un addio al celibato qualcuno beva un po’ più del solito. Camminava a stento, cercava l’uscita appoggiandosi alle colonne della sala, è caduto appena ha messo piede fuori dall’ingresso, ci siamo precipitati ad aiutarlo, e abbiamo visto che non si trattava di una sbronza, stava molto male. L’ambulanza del 118 è arrivata subito, qui vicino c’è l’ospedale Sant’Eugenio, gli è stata fatta anche la defibrillazione, ma nella notte abbiamo saputo che il giovane era morto. La scena a cui abbiamo assistito ci ha sconvolti tutti, in segno di lutto e di rispetto alla famiglia è stato annullato un evento in programma per la sera dopo, e il locale è rimasto chiuso”.
Dai primi esami dell’autopsia eseguita al Policlinico Gemelli risulta che Riccardo Rampi è stato stroncato da un infarto, sono stati comunque disposti gli esami tossicologici, sembra che in tasca avesse della cocaina. Anche Alfredino, il bimbo di 6 anni caduto in un pozzo artesiano a Vermicino nelle campagne romane la sera di mercoledì 10 giugno 1981, era cardiopatico. Tutta l’Italia seguì con partecipazione quelle ore in cui si fece di tutto per salvare il piccolo che non riuscì a uscir vivo da quel pozzo nonostante i tanti e diversi tentativi di soccorrerlo. Tre giorni di angoscia seguiti in diretta dalla e sulla Rai a reti unificate.