E' il pianeta bello e impossibile e ora il Giappone lo ha conquistato. La sonda Akatsuki della Jaxa è infatti arrivata nell'orbita di Venere ed ad annunciarlo è stata l'agenzia spaziale giapponese Jaxa che segna così il successo di aver raggiunto, per la prima volta, l'orbita di un altro pianeta. Dopo Russia, Usa ed Esa-Ue, il Giappone è il quarto Paese al mondo ad aver mandato una sonda nello spazio per esplorare Venere, secondo pianeta del sistema solare per distanza dal Sole.
Akatsuki, che significa 'alba', è partita nel 2010 per una missione da 205 milioni di dollari con l'obiettivo di osservare l'atmosfera tossica e la superficie vulcanica super-bollente di Venere. A bordo della sonda giapponese Venus Climate Orbiter Akatsuki sono montati ben tre strumenti per la missione scientifica (Ir2, Lac e Uso) ed ora la Jaxa ne testerà il corretto funzionamento. Bisognerà però aspettare l'aprile 2016 perchè la missione giapponese, che conta anche di altri tre strumenti ad alta tecnologia (Uvi, Lir e Ir1), possa entrare nel vivo dei suoi obiettivi.
"La sonda è ora in orbita a circa 400 chilometri di altezza su Venere e sta rispondendo perfettamente" assicura la Jaxa. Attraverso l'analisi dei materiali extraterrestri, hanno detto gli scienziati nipponici, si potrebbe far luce sulla nascita del sistema solare 4,6 miliardi di anni fa e avere indizi su ciò che ha dato origine alla vita sulla Terra.