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BepiColombo vola verso Mercurio

19 ottobre 2018 | 19.18
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Missione BepiColombo (Foto ESA)
Missione BepiColombo (Foto ESA)

E' in volo verso Mercurio la missione spaziale europea BepiColombo. A caccia dei misteri del pianeta degli estremi che avrà molto da raccontarci anche su come si è formata la nostra Terra. Studiare Mercurio, il più interno in assoluto del sistema solare ed il più vicino al Sole, rappresenta anche un esame cruciale per la teoria della relatività di Einstein. BepiColombo è stato lanciato dalla base spaziale di Kourou, nella Guiana francese, stanotte alle 3,45 ora italiana, a bordo del potente vettore Ariane V. Dopo la Nasa con le missioni Mariner 10 e Messenger, questa volta è l'Europa con l'Esa a esplorare il misterioso pianeta roccioso che, insieme a Venere, Terra e Marte, fa parte del gruppo dei pianeti "terrestri" del Sistema Solare. La missione, realizzata in collaborazione con la Jaxa giapponese, è una 'prima assoluta' per l'Agenzia Spaziale Europea che ha realizzato la sonda Mercury Planetary Orbiter (MPO) che si avvicinerà a Mercurio per analizzarne la superficie e la composizione.

L'agenzia spaziale nipponica è invece responsabile dell'orbiter Mercury Magnetospheric Orbiter (MMO) che cercherà di studiare in dettaglio l’ambiente magnetico del pianeta roccioso. Anche l'Italia ha un ruolo di primo piano, a partire dal nome. La missione è stata battezzata BepiColombo come tributo al matematico, fisico, astronomo e ingegnere italiano Giuseppe Colombo. La sfida, dal costo stimato di circa 2 miliardi di euro, è una 'pietra miliare' nel programma spaziale europeo e vede il nostro Paese in un ruolo di primo piano con l'Agenzia Spaziale Italiana e l'Inaf in una posizione di punta, insieme ad un team di imprese eccellenti del made in Italy aerospaziale.

Per BepiColombo, l'Asi ha infatti realizzato 4 dei 16 strumenti-esperimenti a bordo dei due orbiter. Su MPO si alzeranno in volo gli strumenti italiani ISA, SERENA, SIMBIO-SYS e MORE. Molto forte nella missione il contributo degli scienziati italiani, ricercatori dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) con un gruppo di ricercatori dell’Università "La Sapienza" di Roma che ha realizzato lo strumento MORE.

Con BepiColombo vola l'eccellenza tecnologica delle industrie italiane. Fondamentale infatti per la missione il ruolo del Gruppo Leonardo che, con la joint venture Thales Alenia Space, ha coordinato un consorzio industriale di 35 imprese europee, mentre Leonardo ha realizzato come Prime Contractor la 'suite' di strumenti scientifici SIMBIO-SYS fornito dall'Asi e Telespazio, con la controllata Telespazio Vega Deutschland, ha sviluppato importanti sistemi per il segmento di Terra della missione.

Ci vorranno oltre 7 anni prima che BepiColombo raggiunga Mercurio che si trova a circa 58 milioni di chilometri dal Sole. Per gli scienziati dello spazio, la missione è una delle più sfidanti mai realizzate nell'esplorazione planetaria di lunga durata. L'arrrivo intorno a Mercurio è previsto a dicembre 2025. La missione che sta per iniziare dovrebbe chiudersi a maggio 2028, ma non si esclude che il lavoro di BepiColombo possa durare più di quanto oggi prevedono gli scienziati.

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