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Milano, rogo in casa di cura: muore 70enne

28 dicembre 2018 | 09.02
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(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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Un incendio è scoppiato nella tarda serata di ieri nel reparto di Medicina della casa di cura dell'Istituto Palazzolo di Milano. Un paziente di 70 anni, ricoverato al Niguarda in condizioni gravissime, è morto, 18 le persone che sono rimaste coinvolte. L'anziano presentava già in partenza un quadro complesso, a quanto apprende l'AdnKronos Salute dall'ospedale: era cardiopatico con problemi renali e invalido all'80%. Aveva riportato ustioni di terzo grado sul 18% del corpo, all'altezza del volto, del tronco e del torace.

L'allarme antincendio è scattato intorno alle 21.40 di ieri. Quando i medici e il personale di turno sono accorsi, sono stati "investiti dal fumo denso" che usciva da un'unica stanza di degenza, una camera singola, al secondo piano. E' lì, nella camera dove era ricoverato il 70enne che si è sviluppato il principio d'incendio "domato nel giro di pochi minuti dal personale della struttura - racconta un testimone all'AdnKronos Salute - Sono stati strepitosi, hanno seguito il protocollo previsto in questi casi e subito hanno spento le fiamme vive che effettivamente si erano sviluppate al letto del paziente, interessando coperte, lenzuola. Poi il problema è stato il fumo".

L'uomo, secondo quanto si apprende da fonti non sanitarie, era ricoverato da un po' di tempo nella casa di cura. Un quadro clinico complesso, caratterizzato fra l'altro da problemi cardiopolmonari. Era sottoposto a terapia con ossigeno e sembra fosse un grande fumatore. L'ipotesi è che la fiammata sia partita proprio da una sigaretta accesa incautamente in stanza. Visto che il fumo si è diffuso nel reparto, spiegano dalla Fondazione Don Gnocchi a cui fa capo il Palazzolo, "solo per precauzione i degenti che si trovavano nelle camere a fianco sono stati portati in una zona sicura sempre all'interno del reparto, sullo stesso piano, nell'atrio".

Una quindicina di persone in tutto sono state, "sempre per precauzione, valutate singolarmente dagli operatori del 118", allertati insieme ai vigili del fuoco dal personale del Palazzolo e intervenuti sul posto. "I vigili del fuoco non hanno riscontrato danni alla struttura", precisano ancora dalla Fondazione Don Gnocchi. "Nessun altro ha avuto conseguenze, a parte il paziente coinvolto in prima persona nella fiammata".

"Già tre quarti d'ora dopo, intorno alle 22.30, il reparto era tornato alla normalità e gli altri ricoverati, con il permesso dei vigili del fuoco e il benestare di Areu (Azienda regionale emergenza urgenza, ndr), erano rientrati nelle loro stanze - raccontano dalla struttura - Non c'è stato dunque nessun reparto evacuato". "La cosa che mi ha colpito è stato il fumo - riferisce una persona presente al momento del principio di incendio - Le fiamme, mi ha detto chi è intervenuto per primo, erano tutte intorno al paziente, nel suo letto. Quando sono arrivato, l'uomo aveva ustioni sulla parte superiore del corpo", aggiunge spiegando di essere "corso in aiuto del personale di guardia che aveva già con prontezza gestito la situazione".

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