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Caos Procure

Palamara deposita memoria difensiva

07 giugno 2019 | 16.45
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L'ex presidente dell’Associazione nazionale magistrati, attualmente pm alla Procura di Roma: "Mai ricevuto favori e mai preso la somma di 40mila euro"

Luca Palamara (FOTOGRAMMA)
Luca Palamara (FOTOGRAMMA)

L'ex presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Luca Palamara, attualmente pm alla Procura di Roma, indagato per corruzione a Perugia, ha presentato ai pm umbri una memoria difensiva nella quale respinge tutte le accuse che gli vengono mosse.

"La mia scelta è quella di difendermi nel processo per dimostrare la mia totale estraneità alle gravi ipotesi accusatorie che mi vengono contestate" afferma Palamara. "Per il tramite dei miei legali ho depositato una articolata memoria difensiva, corredata di documenti, per dimostrare che la notizia del mio procedimento penale a Perugia era già nota all’interno del mio ufficio ma, soprattutto, che i viaggi e i regali sono stati da me direttamente pagati" aggiunge Palamara, assistito dagli avvocati Benedetto e Mariano Marzocchi Buratti e Michele Di Lembo.

"Non ho mai ricevuto favori e non ho mai preso la somma di 40mila euro" afferma l'ex presidente Anm. ''Tra i vari documenti da me presentati - spiega - ho allegato anche il verbale del plenum del Csm relativo alla nomina del Procuratore di Gela dal quale risulta che il dottor Longo non ha ricevuto nemmeno un voto''.

''Non ho mai piegato la mia funzione a fantomatici interessi del gruppo Amara, della cui attività sono totalmente all'oscuro, avendo avuto rapporti di amicizia e frequentazione esclusivamente con Fabrizio Centofanti, avvenuta peraltro anche con importanti figure di vertice della magistratura ordinaria e amministrativa'' continua. "Ora - dice Palamara - attendo che il materiale da me prodotto venga valutato dai pubblici ministeri della Procura di Perugia, i quali ovviamente sono anche in attesa degli ulteriori accertamenti da parte del Gico della Guardia di Finanza di Roma".

E ancora: "Sono certo di chiarire in qualunque sede mi verrà richiesto i fatti oggetto delle provvisorie contestazioni per chiarire ogni singolo passaggio delle mie condotte comprese le cene e tutte le condotte da me poste in essere durante l'attività consiliare 2014-2018" afferma Palamara.

"Voglio dimostrare che non sono e non sarò mai un corrotto e che non sono mai stato eterodiretto da nessuno nelle mie scelte. Chiedo però che il mio nome non venga strumentalizzato per qualsiasi vicenda. Non sono mai stato collaterale a nessun partito politico e mai ho svolto incarichi fuori ruolo di diretta dipendenza dalla politica - continua l'ex presidente Anm -. Non ho mai messo in discussione il mio rispetto per la carica istituzionale del vice presidente del Csm e più in generale delle prerogative dei singoli consiglieri".

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