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Addio a Camilleri, il papà di Montalbano

17 luglio 2019 | 09.06
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Aveva 93 anni. Da giugno era ricoverato all'ospedale Santo Spirito di Roma. I suoi libri, tradotti in tutto il mondo, hanno venduto oltre 30 milioni di copie. I funerali domani in forma privata. Il suo Montalbano successo nazionalpopolare. L'intrigante mélange italo-siciliano. Vigàta, universo immaginario

(Fotogramma)
(Fotogramma)

Andrea Camilleri se ne è andato. Lo scrittore siciliano è morto alle 8.20 di oggi all'Ospedale Santo Spirito di Roma. Lo comunica "con profondo cordoglio" la Asl Roma 1. "Le condizioni sempre critiche di questi giorni si sono aggravate nelle ultime ore compromettendo le funzioni vitali", fanno sapere i sanitari. L'ultimo saluto domani, giovedì 18 luglio dalle 15 presso il Cimitero Acattolico per gli stranieri al Testaccio in via Caio Cestio 6 a Roma.

L'inventore di Montalbano è stata una delle figure più prolifiche del panorama artistico-culturale dell'ultimo secolo, attraversando diverse forme di narrazione con lo stesso successo per oltre 60 anni: dalla sceneggiatura alla regia televisiva e teatrale, dalla saggistica alla narrativa. Dopo una lunga carriera come regista teatrale, televisivo e radiofonico, nel 1978 esordisce infatti nella narrativa.

Nel 1994 crea la fortunata serie del commissario Montalbano, protagonista di molti romanzi e di una fiction tv di enorme successo. Tra gli innumerevoli riconoscimenti ricevuti da Camilleri, anche il premio Campiello 2011 alla carriera. I suoi libri, tradotti in tutto il mondo, hanno venduto oltre 30 milioni di copie. Nato a Porto Empedocle (Agrigento) il 6 settembre 1925, Andrea Camilleri viveva da anni a Roma.

IL RICORDO DEL PRIMO EDITORE - Grande il cordoglio del mondo della cultura, dello spettacolo e della politica. "Lo ricordo bene come era, già allora con un'eterna sigaretta in bocca" dice all'AdnKronos Fioranna Casamenti Lalli, anima della Lalli Editore insieme al marito Antonio Lalli. La loro casa editrice pubblicò nel 1978 il primo romanzo di Camilleri, 'Il corso delle cose', diventato uno sceneggiato tv ('La mano sugli occhi') trasmesso l'anno dopo dalla Rai.

Il romanzo non ebbe nessuna risonanza e venne ripubblicato da Sellerio vent'anni dopo, nel 1998, proprio mentre esplodeva il 'fenomeno' Montalbano. "Non potevamo saperlo - spiega Casamenti Lalli - ma con quel romanzo Camilleri iniziava di fatto la sua fortunata carriera di autore di gialli ambientati in una Sicilia più o meno fantastica, scritti in un siciliano più o meno fedele. Quel Camilleri, che poi è quello che oggi tutti conoscono, lo tenemmo a battesimo noi".

MATTARELLA - Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato un messaggio di cordoglio alla famiglia Camilleri. "Gentile Signora - scrive il Capo dello Stato - ho appreso con dolore la triste notizia della morte di Suo marito. Andrea Camilleri lascia un vuoto nella cultura italiana, e nei tanti che si sono appassionati nella lettura dei suoi racconti e sono stati attratti dai personaggi modellati dalla sua creatività". "Camilleri - prosegue Mattarella- è stato un grande e moderno narratore, dotato di una scrittura coinvolgente e originale. Le traduzioni teatrali e televisive delle sue opere hanno conferito lteriori dimensioni al suo patrimonio letterario, avvicinando, inoltre, al mondo dei libri un grande numero di persone. Esprimo a Lei e ai Suoi figli - conclude il capo dello Stato - il mio cordoglio e la mia solidarietà e vicinanza".

CONTE - Cordoglio viene espresso anche dal premier, Giuseppe Conte: "Maestro di ironia e di saggezza - scrive in un tweet il presidente del Consiglio -. Con inesauribile vena creativa ci ha raccontato la sua Sicilia e il suo ricco mondo di fantasia. Perdiamo uno scrittore, un intellettuale che ha saputo parlare a tutti".

SALINI E FOA - Lo ricorda come "maestro di stile e di scrittura che, con leggerezza e ironia, ha saputo sedurre e affascinare intere generazioni di lettori e spettatori" l'ad Rai, Fabrizio Salini. "Camilleri è parte della storia del nostro Servizio Pubblico - ha spiegato - lo è stato da quando negli anni Cinquanta entrò per la prima volta alla Rai ad oggi". Gli fa eco il presidente di Viale Mazzini, Marcello Foa: "Ha saputo avvincere milioni di lettori e conquistare, oltre i confini della letteratura attraverso il linguaggio della televisione, l'ammirazione di ancora più numerosi spettatori. Al maestro Camilleri va il saluto commosso di tutta la Rai e mio personale".

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