"All'inizio di febbraio qualcuno che si spaccia per virologo dice che non ci sarebbe possibilità di epidemia in Italia. Invece dal 20 al 22 febbraio abbiamo una bomba atomica, soprattutto in Lombardia e in altre 14 province". E' un passaggio dell'intervento del virologo Giulio Tarro, durante il convegno in Senato 'Covid-19 in Italia: tra informazione, scienza e diritti', evento al centro di polemiche in seno alla comunità scientifica italiana. "Dobbiamo tenere in considerazione che ci sono molti scambi commerciali tra Wuhan e la Lombardia, che condividono lo stesso inquinamento climatico, relativo soprattutto alle particelle che non rappresentano solo i vettori del virus ma anche l'apertura del recettore Ace, la porta d'entrata del virus", afferma ancora.