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Diventa effettivo cessate il fuoco in Ucraina orientale

15 febbraio 2015 | 10.20
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In corso da stanotte - da mezzanotte ora locale (le 23 in Italia) - il cessate il fuoco nell'est dell'Ucraina deciso durante il vertice di Minsk. Ma poche ore prima, le truppe dell'esercito ucraino e i ribelli filo-russi si sono scontrati nuovamente nella parte orientale del Paese. Alta tensione a Donetsk e Debalzevo. Poroshenko ordinando all'esercito di porre fine ai combattimenti: "Io voglio la pace"

(Foto Xinhua)
(Foto Xinhua)

E' in corso da stanotte - da mezzanotte ora locale (le 23 in Italia) -, e per ora sembra tenere, il cessate il fuoco nell'est dell'Ucraina deciso durante il vertice di Minsk. Finora non è chiaro per quanto tempo la tregua durerà. Poche ore prima di entrare in vigore, le truppe dell'esercito ucraino e i ribelli filo-russi si sono scontrati nuovamente nella parte orientale del Paese: almeno quattro civili sono stati uccisi nella roccaforte separatista di Donetsk, hanno riferito i ribelli. L'esercito ha invece riferito di 14 morti nella zona nelle ultime 24 ore.

La tregua entrata in vigore nell'Ucraina orientale viene largamente rispettata, con eccezioni nella città assediata di Debaltsevo e a Luhansk, una delle roccaforti dei separatisti filorussi. Lo ha dichiarato oggi il capo della missione di osservatori dell'Osce, Ertugrul Apakan, il quale precisa che i separatisti hanno impedito agli osservatori di entrare a Debaltsevo.

Secondo i ribelli, il cessate il fuoco entrato in vigore a mezzanotte non si applica a Debaltsevo - città di importanza strategica che si trova a nord-est di Donetsk e dove nella notte ci sono stati pesanti combattimenti - perché fa parte del loro territorio. Secondo gli analisti, entrambe le parti hanno cercato di conquistare porzioni maggiori di territorio proprio in vista della tregua. A mezzanotte, il presidente ucraino, Petro Poroshenko, ha ordinato all'esercito di porre fine ai combattimenti: "Io voglio la pace", ha detto. Allo stesso tempo, Poroshenko ha detto che il processo di pace nella parte orientale dell'Ucraina è in pericolo a causa della situazione di tensione a Debalzevo. Secondo i ribelli, migliaia di soldati ucraini sono circondati dai ribelli, ma Kiev nega.

Il cancelliere tedesco Angela Merkel, il presidente francese Francois Hollande - che hanno espresso preoccupazione per la situazione a Debalzevo -, il presidente ucraino Poroshenko e quello russo Vladimir Putin terranno oggi una videoconferenza.

Anche il presidente americano Barack Obama si è detto preoccupato per ciò che accade in quella città, sottolineando che seguiranno attentamente l'evolversi delle cose nei prossimi giorni, come annunciato dalla Casa Bianca. Prima dell'entrata in vigore del cessate il fuoco, Obama ha telefonato Merkel ringraziandola per i suoi "instancabili sforzi per porre fine al conflitto in modo da preservare la sovranità e l'unità dell' Ucraina". Entrambi hanno sottolineato la "necessità urgente" per i firmatari di rispettare l'accordo di Minsk.

La tregua entrata in vigore nell'Ucraina orientale viene largamente rispettata, con eccezioni nella città assediata di Debaltsevo e a Luhansk, una delle roccaforti dei separatisti filorussi. Lo ha dichiarato oggi il capo della missione di osservatori dell'Osce, Ertugrul Apakan. I separatisti, precisa l'Osce, hanno impedito agli osservatori di entrare a Debaltsevo. Secondo i ribelli, il cessate il fuoco entrato in vigore a mezzanotte non si applica a Debaltsevo, in quanto fa parte del loro territorio.

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