Muhammad Ali, leggenda della boxe, scende in campo contro Donald Trump invitando tutti i musulmani a "reagire contro coloro che usano l'Islam per portare avanti la loro agenda politica personale". Senza nominare direttamente il magnate repubblicano in corsa alla Casa Bianca, che ha proposto di vietare l’accesso ai musulmani negli Stati Uniti, il tre volte campione del mondo dei pesi massimi ha fatto riferimento ai "candidati alla presidenza che propongono di vietare l'immigrazione musulmana" e ha chiesto ai leader politici di "utilizzare la loro posizione per favorire la comprensione della religione islamica e per chiarire come questi assassini abbiano distorto l'immagine che la gente ha dell'Islam".
La leggenda del pugilato, convertitosi all'Islam nel 1975, ha anche fortemente criticato le violenze commesse dai jihadisti dello Stato Islamico. "Sono musulmano e non c'è nulla di islamico nell'uccisione di gente innocente a Parigi, a San Bernardino e in ogni altra parte del mondo. I veri musulmani - ha spiegato Muhammad Ali, nato come Cassius Clay - sanno che la violenza spietata dei cosiddetti jihadisti islamici va contro i principi fondamentali della nostra religione".