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Nazismo, ritrovati i diari di Himmler: ora per ora la 'banalità del male'

Heinrich Himmler (foto Bundesarchiv, Bild 183-R99621, Wikipedia)
Heinrich Himmler (foto Bundesarchiv, Bild 183-R99621, Wikipedia)
02 agosto 2016 | 18.09
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Sequestrati dai militari dell'Armata Rossa negli ultimi giorni della Seconda Guerra Mondiale, erano rimasti sepolti negli archivi del ministero della Difesa russo a Podolsk, vicino Mosca. A riportare alla luce dopo oltre 70 anni i diari di Heinrich Himmler è stato il tabloid tedesco Bild, che ora ne pubblica a puntate gli estratti. E ne esce la minuziosa descrizione delle giornate di un uomo che passava, senza alcun apparente turbamento, da un'affettuosa telefonata con la moglie e la figlia, a una visita a un campo di sterminio, all'ordine per una fucilazione di massa.

"10-12: Massaggio; 14: Pranzo con ufficiali SS; 15-19: Incontri politici; 20: Cena; 21: Altri incontri, uno per discutere notizie che ufficiali di polizia nostri alleati in Polonia si sono rifiutati di combattere; 21-22: Prima di andare a letto ordinata fucilazione per tutti e dieci gli ufficiali e invio delle loro famiglie in campo di concentramento". Recita così una delle pagine riprodotte dal Telegraph dei diari del capo delle SS, che coprono gli eventi del 1938 e quelli tra il 1943 e il 1944, anni cruciali per le sorti della guerra.

Molti appunti ritrovati sulle pagine dei diari fanno riferimento a lunghe sedute di massaggi, mentre altri sembrano alludere alla relazione con Hedwig Pottgast, segretaria personale e amante di Himmler. In altre occasioni, il capo delle SS scriveva di essersi rilassato guardando un film, o giocando a carte, tra un incontro e un altro con Adolf Hitler e altri gerarchi nazisti, nei quali veniva pianificato l'Olocausto.

Il livello di dettaglio al quale giungono gli appunti di Himmler illustra autenticamente la "banalità del male" della quale fu capace il nazismo. Un passaggio dedicato a una sua visita al campo di sterminio di Buchenwald, recita: "Fatto spuntino nel bar del casinò delle SS". Damien Imoehl, il giornalista della Bild che ha scovato i diari, in un'intervista al Times si è detto impressionato dal ritratto che da essi si ricava di un uomo che era allo stesso tempo un padre affettuoso e un assassino di massa.

"Per me è la cosa più interessante. Era molto attento con sua moglie e la figlia, così come nella relazione con la sua segretaria. Si prendeva molta cura dei suoi camerati e amici. Poi c'era l'uomo dell'orrore. Una mattina inizia la giornata con un massaggio del suo medico personale, poi telefona alla moglie e alla figlia nel sud della Germania e dopo decide di far giustiziare dieci uomini o di visitare un campo di concentramento", spiega Imoehl.

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