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Di Maio: "A forze curde la nostra riconoscenza per lotta a Isis"

30 ottobre 2019 | 10.37
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Il ministro degli Esteri in Senato sulla situazione in Siria: "Rapporti con Turchia non ci impediscono di dissentire"

(FOTOGRAMMA)
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"Fin dall'inizio dell'operazione nel Nord-est della Siria la coalizione anti-Daesh ha denunciato che l'offensiva di Ankara rischia di fare danni seri" e di "pregiudicare i risultati ottenuti". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, intervenendo nell'informativa in Senato sulla situazione nel Paese siriano. Di Maio ha voluto anche esprimere "tutta la nostra riconoscenza alle forze curde" per gli sforzi compiuti nella lotta all'Isis. "La stabilizzazione della regione, non solo in Siria, ha un valore strategico per la nostra sicurezza nazionale" ha detto. L'Italia non è disposta ad avallare "progetti di ingegneria etnografica" che puntino a "cambiare gli equilibri demografici".

"Non dobbiamo dimenticare - ha proseguito - i rapporti che ci legano ad Ankara: sebbene sia un alleato della Nato, questo non ci impedisce di chiedere di agire con responsabilità in un quadro regionale complesso". Ma, ha proseguito il titolare della Farnesina, "abbiamo il dovere di esprimere il nostro dissenso sulle sue azioni e il dovere di impegnarci per soluzioni accettabili alla crisi".

"In attesa di una soluzione politica - ha detto Di Maio - l'Italia continuerà ad essere vicina al popolo siriano e dare assistenza umanitaria in tutto il Paese. Riteniamo fondamentale continuare a responsabilizzare con il dialogo il governo turco favorendo una de-escalation attraverso l'azione delle nostre diplomazie".

Sul fronte del blocco dell'export degli armamenti alla Turchia, l'Italia sta cercando "tutti gli appigli legislativi" affinché il blocco "sia effettivo" e non soggetto a ricorsi, ha spiegato il ministro degli Esteri. Il governo, ha sottolineato, "non sta temporeggiando", ma "sta approfondendo in maniera dettagliata la questione".

In base alla legge, ha spiegato ancora il ministro, è necessario che le organizzazioni internazionali dichiarino "formalmente" l'esistenza di un conflitto tra la Turchia e la Siria. Per questo, occorre "trovare la strada migliore per far reggere il provvedimento, che è amministrativo e si presta a ricorsi".

Quanto all'iniziativa italiana in ambito Ue, Di Maio ha spiegato che il governo "ha promosso l'iniziativa in sede europea per evitare che qualche Paese assumesse atteggiamenti speculativi sul blocco dei nostri armamenti". Si è trattato, ha aggiunto, di un "primo grande passo" su iniziativa italiana.

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