"L'Unione Europea sollecita una risposta internazionale congiunta e si riserva il diritto di prendere azioni appropriate, comprese misure restrittive" contro la Russia per il caso Navalny. Lo dice l'Alto rappresentante per la politica estera Josep Borrell in una dichiarazione a nome dell'Ue, nella quale si ribadisce, in relazione all'avvelenamento dell'oppositore russo con un agente nervino del gruppo Novichok, che "l'uso di armi chimiche è completamente inaccettabile in ogni circostanza, rappresenta una seria violazione del diritto internazionale e degli standard dei diritti umani internazionali".
"L'impunità non deve e non sarà tollerata", afferma Borrell in una dichiarazione a nome dei 27 sul caso Navalny, ricordando che "il nuovo tentato assassinio di un cittadino russo è avvenuto sul territorio della Federazione russa" e per questo "il governo russo deve fare il massimo per indagare su questo crimine in modo approfondito e in piena trasparenza, portando i responsabili davanti alla giustizia".
L'Ue, continua Borrell, esorta la Russia "a cooperare pienamente con l'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche per assicurare un'indagine internazionale imparziale".