E' polemica a Milano sulla proposta dell'assessore comunale alla Sicurezza, Carmela Rozza, di deporre il 2 novembre una sola corona al cimitero Maggiore in ricordo di tutti i caduti di tutte le guerre. Una proposta che ha suscitato nell'Anpi provinciale, l'associazione dei partigiani, un "profondo sconcerto", visto che al cimitero Maggiore di Milano sono sepolti sia i caduti della lotta di Liberazione che quelli della Repubblica di Salò.
"Abbiamo più volte ricordato - sottolinea Roberto Cenati, presidente dell'Anpi provinciale di Milano - che la morte rende tutti uguali, ma in vita i Combattenti per la libertà hanno lottato contro l'oppressione nazifascista, mentre i repubblichini hanno collaborato con i nazisti nella denuncia, nella cattura, nella fucilazione di partigiani, oppositori politici, ebrei, lavoratori protagonisti del grande sciopero generale del marzo 1944".
Rozza sottolinea che il 2 novembre "è una festività religiosa ed è la ricorrenza dei morti. Tutti. Non c'è in quella occasione nessun giudizio di tipo morale o politico. La commemorazione dei morti è quindi frutto di una pietas umana, che vale per tutti coloro che hanno perso la vita. La pietas per i caduti né riabilita, né giustifica le azioni e i motivi che hanno portato alla loro morte. Da qui il motivo di una sola corona per tutti i caduti". Cosa che però non significa "mettere i morti sullo stesso piano da un punto di vista storico e politico, perché non lo sono e non lo saranno mai".
Nella polemica è intervenuto anche l'assessore comunale alle Politiche sociale, Pierfrancesco Majorino, secondo cui "la deposizione della corona del Comune al Campo 10 è una tradizione della città. Tradizione che per me va interrotta".