Nessuna polemica tra il ministro Matteo Salvini, il presidente Giuseppe Conte e altri componenti del governo sul caso Sea Watch e Sea Eye alla ricerca di un porto dal 22 dicembre. E' quanto trapela da fonti del governo. Il ministro dell'Interno, chiariscono le stesse fonti, "non cambia posizione e ribadisce la contrarietà a qualsiasi arrivo via mare in Italia, per bloccare una volta per tutte il traffico di esseri umani che arricchisce scafisti, mafiosi e trafficanti". Per il titolare del Viminale, "la soluzione sono i corridoi umanitari via aereo per chi scappa davvero dalla guerra, già confermati dal ministro Salvini anche per il 2019".
Il braccio di ferro all'interno del governo gialloverde è andato avanti per tutta la giornata di ieri con il vicepremier Luigi Di Maio che mandava messaggi di apertura, almeno per donne e bambini e Matteo Salvini deciso a tirare dritto. Un accorato appello è arrivato anche da Papa Francesco, che sempre ieri, dopo la recita dell'Angelus ha avvertito: "Da parecchi giorni 49 persone salvate nel Mare Mediterraneo sono a bordo di due navi di Ong, in cerca di un porto sicuro dove sbarcare. Rivolgo un accorato appello ai leader europei, perché dimostrino concreta solidarietà nei confronti di queste persone".