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Bossi jr: "Faccio import-export in Russia"

20 gennaio 2019 | 17.48
LETTURA: 3 minuti

Bossi jr:

di Francesco Saita

La nuova vita di Renzo Bossi all'ombra del Cremlino: oggi founder e ceo della Resil Srl, azienda attiva in Russia nel campo dell'import-export e dei rapporti internazionali. Una vita di cui il secondogenito di Umberto Bossi, fondatore della Lega, fresco di una condanna a 30 mesi per le spese pazze in Pirellone (dove sedeva da consigliere leghista tra il 2010 e il 2012), non parla volentieri. "Come sapete - dice all'AdnKronos Bossi jr noto come 'il Trota' - dopo aver lasciato la politica mi occupo ormai di agricoltura, nella nostra azienda" del Brenta "produciamo formaggi e salumi". "E non mi occupo più di Lega, anche se di tanto in tanto qualcuno di quelli con cui stavo in Regione lo sento e lo vedo", aggiunge ancora. A quanto risulta all'AdnKronos, però, il rampollo trentenne di Bossi, già al centro della cronaca per la vicenda della laurea 'acquistata' nel 2012 in Albania, è ora di casa nel Paese di Putin, tanto da aver fatto stampare anche la carta stampata dell'azienda in cirillico. "Sì - ammette Renzo Bossi - ho anche questa mia società, mia al 100%. Nata nel 2014, oltre che in Russia è attiva anche in Gran Bretagna e Svizzera". "Noi - spiega - sosteniamo le aziende commercialmente e sviluppiamo per loro import-export". Bossi jr guida la Resil srl, che ha sede a Milano. Azienda che - come si legge nel sito internet - "vuole affiancarsi alle piccole e medie imprese italiane, che vogliono far conoscere ai mercati esteri l'alta qualità del made in Italy". Una start up che si descrive "come una realtà dinamica e snella che, abbinata a un alto livello di professionalità e competenze riguardanti le dinamiche imprenditoriali e finanziarie, guida i propri clienti attraverso le opportunità che i mercati offrono quotidianamente". "Resil - scrivono dal gruppo - sta sviluppando un'ampia rete internazionale di contatti e partnership consolidate da continui scambi interculturali e interdisciplinari in grado di poter fornire nuovi canali commerciali attraverso progetti con una solida base di conoscenze a livello globale". Renzo Bossi divenne il Trota a metà settembre di quasi undici anni fa. A chi, in quel 13 settembre del 2008, alla falde del sacro Po, sul Monviso, al padre Senatur chiedeva se Renzo sarebbe diventato il suo delfino, il leader in camicia verde spiegava che "per ora, è una trota". Augurandosi che piuttosto che la politica avrebbe preferito per il suo ragazzo gli studi: "Mi piacerebbe che facesse Economia e Commercio e diventasse commercialista che è più sicuro".

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