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Modifica referendum, Camera approva proposta legge

21 febbraio 2019 | 17.35
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Il provvedimento passa al Senato. Di Maio: "Importanza cruciale"

(Fotogramma /Ipa)
(Fotogramma /Ipa)

La Camera ha approvato la pdl di modifica costituzionale sulla riforma del referendum. I sì sono stati 272, i no 141 e gli astenuti 17. Il provvedimento, che passa al Senato, è stato approvato con i voti di Lega e M5S. Pd e Forza Italia hanno votato no, Leu e FdI si sono astenuti.
"Oggi alla Camera abbiamo compiuto il primo passo per approvare il referendum propositivo. È la prima di quattro letture, ma di un'importanza cruciale: quando la riforma sarà conclusa, gli italiani potranno proporre leggi e il Parlamento sarà obbligato a discuterle entro un anno e mezzo, poi si attiverà il referendum. Faremo in modo che la voce dei cittadini possa indicare alla politica la strada da seguire. È una riforma costituzionale che dà più potere alle persone". Questo il commento su Facebook del vicepremier Luigi Di Maio. "Anche per questo vogliamo ridurre drasticamente il numero dei parlamentari: meno poltrone, più democrazia diretta. Un sogno del MoVimento 5 Stelle che piano, piano diventa realtà. Non più pochi a decidere per tanti, ma scegliere insieme", aggiunge il capo politico del M5S.

"Con l’approvazione in prima lettura della proposta di legge costituzionale sul referendum propositivo l’Italia pone le basi per un nuovo patto tra istituzioni e cittadini. Questa riforma consentirà al popolo di partecipare direttamente alla formazione delle leggi e al tempo stesso riaffermerà la centralità del Parlamento. È un giorno storico per la nostra democrazia". Lo dichiara il ministro per i Rapporti con il parlamento e la democrazia diretta, Riccardo Fraccaro.

"Siamo orgogliosi del lavoro fatto in questi mesi che - aggiunge - ha portato alla prima approvazione di questo provvedimento fondamentale, uno dei punti qualificanti della nostra attività parlamentare. È una legge equilibrata che integra in sé diverse modifiche avanzate dalle opposizioni a dimostrazione della nostra volontà di ascolto e confronto, nella convinzione che la Costituzione appartenga a tutti".

Secondo Fraccaro "per le forze politiche che si sono opposte a questa riforma è un’occasione sprecata e ci auguriamo un ripensamento nel corso delle prossime letture. Il nostro obiettivo è quello di rafforzare e valorizzare gli strumenti di democrazia diretta che consentono ai cittadini di incidere sulle scelte che riguardano il futuro del Paese e delle nostre comunità. Stiamo restituendo la sovranità al popolo che ne è il legittimo detentore, così come sancito dalla Costituzione".

"Con la cancellazione del quorum strutturale e l’introduzione del quorum approvativo al 25% viene finalmente stabilito il principio che decide chi partecipa, garantendo al contempo che le proposte approvate godano di un ampio consenso. Il referendum propositivo consentirà al popolo di affiancarsi alle Camere nell’attività di formazione delle leggi e al Parlamento di dialogare con i cittadini per rappresentare al meglio le loro istanze", aggiunge il ministro pentastellato.

"Grazie al voto di Montecitorio il percorso di integrazione tra democrazia diretta e democrazia rappresentativa compie un passo in avanti. Questa legislatura - conclude Fraccaro - darà nuova centralità al Parlamento e consegnerà ai cittadini nuovi strumenti sempre più efficaci di partecipazione popolare".

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