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Salvini da Pontida: "Basta partitini del 3%"

15 settembre 2019 | 11.12
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Bagno di folla per il leader della Lega, che tuona contro il governo: "Esecutivo della truffa" e attacca il duo Raggi-Zingaretti. E sugli insulti a Mattarella: "Sbagliati i toni". I militanti insultano Gad Lerner

(Afp)
(Afp)

dall'inviato Francesco Saita

"Basta partitini che tengono in ostaggio il Paese, con il 3-4%. Gli italiani vogliono chiarezza. Quindi avanti con il referendum". Lo ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, a Pontida, in provincia di Bergamo, per il raduno della Lega. "Nei prossimi mesi avremo un governo del popolo contro il governo delle poltrone", ha aggiunto Salvini, accolto da un bagno di folla.

Il leader della Lega, dopo alcune dichiarazioni alla stampa, ha percorso a filo delle transenne il pratone, ormai pieno a metà. I suoi leghisti lo hanno abbracciato, tirato a loro, alcune persone addirittura si sono vantate con un 'l'ho toccato'. Cori più gettonati 'c'è solo un capitano', in cui si sono distinti alcuni presenti con felpe con scritto Roma, e scudetto giallorosso.

"Questo governo della truffa vede anche l'accordo del duo sciagura per Roma e i romani, Raggi-Zingaretti" ha detto ancora il segretario della Lega, commentando anche gli insulti di ieri pronunciati da un esponente del Carroccio contro il Capo dello Stato: "Possono essere sbagliati i toni, bisogna sempre portare rispetto - ha sottolineato -. Sicuramente sono state fatte scelte che non corrispondono alla volontà popolare. Io però non uso l'insulto e propongo agli italiani un cambiamento".

Poi ha tuonato: a Luigi Di Maio e al Movimento Cinque Stelle "lascio la disperazione. Sono contento di essere qui e non farei mai a cambio. Penso che questo governo sia figlio di un enorme imbroglio e che Renzi sia uno dei protagonisti. Penso che né il Pd né i 5 Stelle avranno gran fortuna da questo imbroglio", ha aggiunto. Quanto alla proposta di alleanza in Umbria fra Pd-M5S Salvini ha additato "la disperazione dei Cinque Stelle, che pur di non scomparire vanno dal Pd con il cappello in mano chiedendo due posti". "Che fine triste per chi predicava la rivoluzione - ha osservato ancora - Si rassegnino perché in Umbria c'è una voglia di cambiamento dopo cinquant'anni di sinistra e i trucchetti di palazzo non valgono nulla". .

E sulla riforma elettorale, con una legge puramente maggioritaria "mettiamo in sicurezza il Paese - ha poi rimarcato Salvini, tornando a lanciare il referendum per eliminare il proporzionale -. Forza Italia e Fratelli d'Italia sono d'accordo con il referendum proposto dalla Lega per eliminare gli elementi proporzionali dalla legge elettorale. Quindi ha lanciato un avvertimento all'esecutivo: "Se smonteranno il decreto Sicurezza sarà un'altra occasione di referendum. Che sia il popolo a opporsi alle scelte del palazzo".

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