Carlo Calenda non le manda a dire. Prima punta il dito contro il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, che al Tg1 parla di manovra e di "importanti risorse in busta paga per i lavoratori, nidi gratis e via il superticket". "No Roberto. Non elimini il superticket quando al SSN mancano medici e infermieri - osserva Calenda - fai gli asili prima di farli gratis. Aiuti i giovani e non dai mance che partiranno a fine anno. Per non parlare di RDC e Q100 che giudicavi un disastro. È una manovra debole e populista. Peccato".
Poi se la prende con 'Il Foglio': "Ma davvero siete diventati il megafono della conversione della Lega, sapendo perfettamente che raccontano palle e cambiano idea ogni 3 secondi?" scrive su Twitter commentando l'intervista all'ex ministro Gian Marco Centinaio. Poi a chi gli fa notare che "la storia del quotidiano è quella", Calenda ribatte: "La storia del @ilfoglio_it è molto più di quello che stiamo leggendo in questi ultimi mesi. Una linea tentennante e incomprensibile. L'intervista di Annalisa Chirico a Salvini era imbarazzante".
A stretto giro arriva la replica del direttore del quotidiano, Claudio Cerasa: "Davvero non ti sembra rilevante che il più grande partito sovranista europeo dica che lEuro non si tocca più? Churchill, lo sai, a proposito della parola rimangiata diceva di averlo fatto molte volte e di averla trovata una dieta nutriente. Non sarai mica diventato salutista?"