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Di Maio furioso: "Quanto costa un senatore al chilo?"

12 dicembre 2019 | 13.54
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Dopo l'addio dei senatori Grassi e Lucidi: "Dicano semplicemente che vogliono cambiare casacca e tradire il mandato che i cittadini hanno dato"

(Fotogramma /Ipa)
(Fotogramma /Ipa)

"Se ci sono senatori come Grassi, che è appena passato alla Lega, evitino di utilizzare una cosa non vera come il Mes. Consegnino una bella lettera al presidente del Senato e dicano semplicemente che vogliono cambiare casacca e tradire il mandato che i cittadini hanno dato. Non c'è nulla di male" a voler lasciare, "ma a quel punto vadano a casa, altrimenti a quella lettera alleghino anche un listino prezzi sul mercato delle vacche". Così Luigi Di Maio, in una diretta Facebook in cui attacca gli eletti nelle file del M5S che sono dati ormai ad un passo dalla Lega. Grassi ha ufficializzato il suo passaggio, a presto potrebbero seguire altri. "Se queste persone vogliono lasciare il M5S - tuona Di Maio - perché pensano che non ne avranno abbastanza potere, allora passino alla Lega ma non raccontino balle ai cittadini. Il tema" del loro addio "non è il Mes, gli hanno promesso qualcosa, un seggio o altro...dicano quanto costa al chilo un senatore per la Lega. Questa è la solita dinamica dei voltagabbana degli ultimi 20 anni e che noi, come M5S, abbiamo sempre combattuto".

Poi, in un post su Facebook, Di Maio rincara la dose: "La Lega ha aperto il mercato delle vacche, tiri fuori anche il listino prezzi e ci dica quanto costa un parlamentare al chilo. La storia continua a ripetersi. È il collaudato sistema della vecchia politica. Vi ricordate gli Scilipoti di Berlusconi? L’elenco di politici che si sono venduti al diavolo per pochi spiccioli o per una poltrona più comoda e più sicura potrebbe essere lunghissimo. E continuerà ad esserlo finché non esisteranno regole serie contro i cambi di casacca".

"Purtroppo al MoVimento è successo quando eravamo all’opposizione e succede anche adesso. Non abbiamo mai avuto la presunzione di voler cambiare l'animo delle persone, ma quella di selezionare solo incensurati sì. Il punto - prosegue Di Maio - è che poi negli anni il potere ti tenta. E qualcuno si fa fagocitare come sta accadendo proprio in queste ore, con presunti 5 Stelle che adesso accampano alibi improbabili per trovare la scusa di andarsene nella Lega o in qualche altro partito. Usano il Mes come scusa, visto che nulla è stato autorizzato o ratificato sulla riforma del Mes".

"Sapete qual è il colmo? Che queste persone - spiega ancora il leader pentastellato - si fanno comprare da Matteo Salvini nelle stesse ore in cui Matteo Salvini, leader della Lega, viene indagato per presunto abuso di ufficio legato al'uso dei voli di Stato quando era ministro. Complimenti per il tempismo".

"Berlusconi a confronto era un pivello. E poi gli sentiamo dire, in maniera ipocrita, che lasciano il MoVimento 5 Stelle per andare a trovare più democrazia negli altri partiti. Le ragioni invece sono sempre le stesse: non si vogliono più tagliare lo stipendio, la regola del secondo mandato pesa, dà fastidio, qualcuno vorrebbe cambiarla. E in generale qualcuno li convince di poter fare politica a vita, e questo alletta in tanti", sottolinea.

"Quello che posso dire a queste persone - continua quindi Di Maio - è che il MoVimento 5 Stelle non li rimpiangerà e non ci sarà un solo attivista pronto a mangiarsi i gomiti. Il valore di un uomo, o di una donna, di un essere umano insomma, si misura anche da questo, dal prezzo che dà alla propria dignità. Nel MoVimento 5 Stelle noi siamo convinti che la dignità, invece, un prezzo non ce l'abbia. Siamo convinti che l'onore e la parola data agli italiani siano una cosa seria. Un giuramento. E costi quel che costi porteremo avanti i nostri impegni".

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